
Pregare e soffrire.
Luigi C.
Il Cammino dei Tre Sentieri, 4 Aprile 2025
1.Scrive sant’Alfonso nel suo Regolamento di vita (II,I): “Guadagnerete più ricevendo con pace un disprezzo, che se faceste dieci digiuni a pane ad acqua. Sono buone le umiliazioni che facciamo da noi, ma molto più vale l’accettare le umiliazioni, che dagli altri vengono fatte a noi, perché in queste vi è meno del nostro, e vi è più di Dio; (…)“.
2.Certamente quando viene offesa la Verità dobbiamo reagire e difenderla. I diritti di Dio non devono mai essere calpestati. Ma per noi non vale questo. A meno che la difesa personale non sia legata direttamente alla difesa della Verità e al proprio ruolo a servizio di Dio (e quindi bisogna evitare il rischio dello scandalo), le umiliazioni vanno accettate con spirito di rassegnazione.
3.I Santi addirittura ringraziano se il Signore permette che si subiscano delle umiliazioni. E’ l’occasione per assimilarsi al Gesù deriso della Passione. Questo -come dice opportunamente sant’Alfonso- vale molto di più di tanti sacrifici e mortificazioni volontarie, dove spesso c’è solo il proprio sforzo. Accettare ciò che è imprevisto ed imposto vale molto di più.