Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1209 pubblicata da Paix Liturgique il 19 maggio, in cui Christian Marquant, Presidente dell’associazione Oremus-Paix Liturgique (contact@veilleurs-paris.fr), elenca i tantissimi (e spesso pretestuosi). ostacoli che i Vescovi pongono alle Sante Messe tradizionali celebrate in occasione dei pellegrinaggi e si domanda se questo atteggiamento bellicoso sia ancora compatibile con lo stile che pare emergere nel Pontificato di Papa Leone XIV.
L.V.
Le sentinelle continuano le loro preghiere per la difesa della Santa Messa tradizionale per la 191ª settimana davanti all’Arcidiocesi di Parigi (rue du Cloître-Notre-Dame, 10), dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 13:30
Il Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti del card. Arthur Roche e la Conférence des Évêques de France del card. Jean-Marc Noël Aveline vogliono riportare i pellegrinaggi tradizionali che stanno fiorendo in Francia nell’ordo liturgico di San Paolo VI.
Così, una lettera datata 6 maggio di mons. Vincent Alexandre Édouard Élie Jordy, Arcivescovo metropolita di Tours, e di mons. Dominique Julien Claude Marie Lebrun, Arcivescovo metropolita di Rouen, responsabili delle relazioni con le comunità sacerdotali tradizionali, indirizzata a tutti i Vescovi di Francia, li informa delle risposte date loro dal card. Arthur Roche l’8 aprile riguardo alla forma di culto celebrata durante il Pèlerinage de Pentecôte (da Parigi a Chartres).
Le disposizioni romane, chiaramente richieste dai Vescovi firmatari, sapendo che la difesa della liturgia tradizionale è in gran parte opera dei fedeli laici, mirano essenzialmente a riprendere il potere sul mondo tradizionale affermando questo principio – che sarebbe valido in una situazione normale, ma non in una situazione in cui lo stesso Vescovo promuove una riforma dannosa – secondo cui solo il Vescovo è maestro della liturgia nella sua Diocesi.
Da qui una serie di misure pignole che vorrebbero imporre ai sacerdoti che accompagneranno il pellegrinaggio [QUI il testo integrale della lettera: N.d.T.]:
1. pertanto, in stretta applicazione della lettera apostolica in forma di «motu proprio» Traditionis custodes sull’uso della liturgia romana anteriore alla riforma del 1970 (16 luglio 2021):
- i sacerdoti ordinati prima della lettera apostolica Traditionis custodes potrebbero celebrare la Messa tradizionale, ma solo con il permesso dei Vescovi delle Diocesi attraversate (cioè Évry, Versailles, Chartres);- per i sacerdoti ordinati dopo la lettera apostolica Traditionis custodes, il Vescovo dovrebbe chiedere il permesso al Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti;
2. tutti i sacerdoti dovrebbero poter celebrare la nuova Messa durante il pellegrinaggio;
3. inoltre, per le confessioni dei pellegrini, i sacerdoti dovrebbero usare il nuovo Rituale Romano.
Queste misure sono impraticabili: si può immaginare i sacerdoti in pellegrinaggio che chiamano i Vescovi del territorio in cui stanno per celebrare con i loro cellulari prima di ogni Santa Messa, all’aperto?
Sembra ovvio che questa lettera sia stata approvata dal card. Jean-Marc Noël Aveline, nuovo Presidente della Conférence des Évêques de France eletto il 2 aprile. Sappiamo anche che questo stesso Presidente è stato interrogato da mons. Olivier Jacques Marie Certain de Germay de Cirfontaine, Arcivescovo metropilita di Lione, sulla decisione che aveva comunicato ai membri dell’associazione Via Lucis: il divieto di celebrare la Santa Messa tradizionale al termine del pellegrinaggio che stavano organizzando alla Basilique Notre-Dame di Fourvière. L’Arcivescovo ha proposto di sostituirla con una Messa di San Paolo VI in latino, cosa che l’associazione Via Lucis ha ovviamente rifiutato, preferendo annullare il pellegrinaggio.
E ancora, la rievocazione nel 2025 del provenzale Pèlerinage Nosto Fe, con partenza da Cotignac e arrivo nella Basilique Sainte-Marie-Madeleine di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume con una Santa Messa tradizionale (celebrata lo scorso anno da mons. Dominique Jean Marie Rey Comm. l’Emm., Vescovo, ora emerito, di Fréjus-Tolone), sta suscitando grande preoccupazione tra tutti i Vescovi della provincia e sta incontrando le maggiori difficoltà con mons. François Touvet, il nuovo Vescovo di Fréjus-Toulon.
È chiaro che i nostri Vescovi sono particolarmente scontenti del successo pastorale di questi pellegrinaggi, che riuniscono folle di giovani pellegrini, alcuni dei quali riscoprono la pratica religiosa, perché queste espressioni di fede non rientrano nello schema del nuovo approccio pastorale. Poco importa che quest’ultimo abbia notoriamente fallito! La loro cecità ideologica, immutata da decenni, li porta a credere di poter costringere questo entusiasmo cattolico nello schema della loro liturgia. O peggio, li porta a preferire ucciderlo piuttosto che vederlo attribuito all’antica liturgia.
E il nuovo Papa Leone XIV?
È chiaro che vuole calmare gli animi. Ma è improbabile che finora si sia interessato a questa scottante questione liturgica. Il suo Pontificato, come ha detto Valéry Giscard d’Estaing il primo giorno della sua Presidenza – scusate il paragone – è una pagina bianca su cui si possono scrivere molte cose.
Cari sentinelle parigine, preghiamo con fervore per lui e per la libertà della Santa Messa tradizionale nei Rosari che recitiamo davanti all’ufficio dell’Arcivescovo (rue du Cloître-Notre-Dame, 10), dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 13:30, nell’Église Saint-Georges di La Villette (avenue Simon Bolivar, 114, nel XIX arrondissement), il mercoledì e il venerdì alle ore 17:00, davanti all’Église Notre-Dame-du-Travail (rue Vercingétorix, 59, nel XIV arrondissement), e anche nella Basilique Sainte-Clotilde-et-Sainte-Valère (nel VII arrondissement), il lunedì alle ore 12:45.
Eco della veglia: un uomo sulla quarantina, accompagnato da un bambino di circa dieci anni, ci chiede: «Posso sapere cosa state chiedendo?». Rivolgendosi a suo figlio, dice: «Ascolta attentamente». Gli spieghiamo che chiediamo la libertà per la Santa Messa tradizionale, per tutti i fedeli e per tutti i sacerdoti. «Perché oggi non è così?». Gli spieghiamo che la situazione varia molto da una Diocesi all’altra e che speriamo che il nuovo Papa operi per la pace nella Chiesa. Lui approva con un grande sorriso e ci ringrazia, poi si rivolge a suo figlio e ripete: «Ascolta attentamente quello che hanno appena detto, è molto importante…».
Vorrei chiedere ai Vescovi della Francia : da voi ci sono i neocatecumenali? Se sì, che 'rito' celebrano? Quello di Paolo VI o di pinco pallo?...
RispondiEliminaHai qualche link al messale abusivo dei neocatecumenali? Vorrei approfondire.
EliminaC'è in rete l'opera del padre ENRICO ZOFFOLI dal titolo E R E S I E DEL MOVIMENTO NEOCATECUMENALE http://www.internetica.it/neocatecumenali/Zoffoli_Eresie-del-cnc.pdf
Elimina- Molto valida anche la Conferenza di Diego Manetti, su Youtube, al canale "Cooperatores Veritatis", sotto il titolo "Il Cammino neocatecumenale. Conferenza di Carlo Manetti", che fa parte di una serie molto interessante sulle eresie presenti nei movimenti cattolici https://www.youtube.com/watch?v=bZ0YAWOQCWM&t=3007s. - Ancora su Youtube, il breve video del Vescovo Mons. Athanasius Schneider dal titolo "L' eresia dei NeocatecumenalI, parla un Vescovo" https://www.youtube.com/watch?v=t1zHUVL2NU8
- Anche il padre Ariel Levi di Gualdo ci ha fatto diversi articoli sul sito web "L'Isola di Patmos" da lui fondato, fra cui segnalo quello dal titolo «LA SETTA NEOCATECUMENALE. L’ERESIA SI FECE KIKO E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI», che fa riferimento anche a un libro da lui scritto, che porta il medesimo titolo https://isoladipatmos.com/novita-la-setta-neocatecumenale-leresia-si-fece-kiko-e-venne-ad-abitare-in-mezzo-a-noi/. Segnalo che però l'accesso al sito è a pagamento. Però il libro è disponibile anche su Amazon.
Grazie, ma mi interessano proprio i loro libri liturgici, non parole riferite da altri. Dite che hanno un rito tutto loro, com’è fatto questo rito?
Elimina....situazione surreale! Si chiedano piuttosto perché le loro chiese sono sempre più vuote ed i pellegrinaggi tradizionali sempre più affollati e giovani! Che il Signore illumini il Santo Padre nel restituire la piena libertà al rito plurisecolare della Chiesa!
RispondiEliminaIl responsum del Dicastero del Culto Divino porta la data dell'8 aprile 2025, quando ancora regnava (infelicemente) il Sommo Pontefice Francesco...
RispondiEliminaFalso. L'8 aprile 2025 eravamo in sede vacante fino alle ore 18 circa quando è stato eletto il nuovo Papa. L'infelice regno di Papa Francesco è terminato alle ore 07:35 del 21 aprile 2025.
EliminaQuei pellegrinaggi sono fatti da quattro gatti tutt'altro che giovani. Piuttosto guardate le GMG istituite da Papa San Giovanni Paolo II
RispondiEliminaQualcuno ha le fette di Concilio sopra gli occhi
EliminaA Chartes l'anno scorso mi pare ci fossero più di 5000 giovani
EliminaMa c'é stato? Io ho partecipato a quello di Chartres e gli ultrasessantenni si contavano sulle dita di una mano. La grandissima parte dei pellegrini erano adolescenti e ventenni (in gran parte scout francesi) o bambini accompagnati dalle famiglie. E quest'anno i partecipanti saranno 19.000.
EliminaEd ebbe inizio la "papolatria" del Papa star.Purtroppo!
EliminaSperiamo che siano abolite anche queste.
Questo non è vero… basta vedere i video e le immagini. Non si neghi la realtà.
EliminaMa cosa dici " 4 gatti tutt'altro che giovani "!!! Sei fuori dalla realtà! Sono stracolmi di giovani e famiglie giovani, molto più delle ormai scadute GmG
Elimina4 gatti a Chartres?? Ma informati!
EliminaQuattro gatti non direi ,ma anche fossero quattro vecchietti che senso ha cercare di boicottare questi pellegrinaggi? In Francia la Chiesa è in uno stato comatoso ,i preti sono pochissimi tanto che devono farli venire dall'Africa o dal Vietnam ,e si permettono di fare tanto gli schizzinosi?Non capiscono che con la morte di Francesco si chiude un periodo storico per la Chiesa?
EliminaOttima risposta: se sono 4 vecchi a fare i pellegrinaggi tradizionali perché tanto accanimento?
EliminaBasterebbe lasciare l' esausta fiammella spegnersi mestamente....
Alle GMG hanno partecipato un po' tutti, sia i motivati sia chi per fare un viaggio, stare in compagnia, fare casino, accompagnare gli amici, stare fuori casa...
RispondiEliminaProva i preservativi usati trovati sul campo.
Ai pellegrinaggi tradizionali esclusivamente o quasi i motivati.
In quel tempo, in quel momento, il papa regnante ideo' queste GMG ma ricordate cosa successe sotto Francesco a Rio de Janeiro (se la memoria non mi inganna)? Ricordate il Corpo di Cristo nei bicchieri di plastica e passato di mano in mano?
RispondiEliminaMah ,per me la storia dei preservativi non è vera.A Madrid c'era il rischi concreto di prendere le mazzate.A Colonia in mezzo a tutta quella gente come si faceva a copulare e lasciare i preservativi in bella vista.Quando repubblica ed il fatto quotidiano parlano della Chiesa è per dirne male.I preservativi ce li hanno loro in testa .....
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