Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra san Pietro.
L.V.
29 Aprile 2025, Luna prima
San Piétro, dell’Ordine dei Predicatori, Martire, che subì il martirio per la fede cattolica il sei Aprile.
A Roma il natale di santa Caterína da Siéna, Vergine, del Terz’Ordine di san Doménico, illustre per la vita e pei miracoli, la quale dal Papa Pio secondo fu ascritta nel numero delle sante Vergini. La sua festa però si celebra nel giorno seguente.
Presso Pafo, in Cipro, san Tíchico, discepolo del beato Páolo Apostolo, e dallo stesso Apostolo nelle sue Lettere chiamato fratello carissimo, ministro fedele e suo conservo nel Signore.
A Pisa, in Toscána, san Torpéte Martire, il quale prima fu grande personaggio nella corte di Nérone, ed uno di quelli di cui lo stesso Páolo Apostolo da Roma scrive ai Filippesi : «Vi salutano tutti i santi, principalmente poi quelli che sono della casa di Césare». Ma poi, per la fede di Cristo, per ordine di Satéllico, è percosso con schiaffi, battuto con flagelli durissimamente ed esposto ad esser divorato dalle fiere, ma da quelle non viene offeso. Da ultimo con la decapitazione compì il martirio.
A Costantína, nella Numídia, il natale dei santi Martiri Agápio e Secondíno Vescovi, i quali, dopo un lungo esilio presso la predetta città, nella persecuzione di Valeriáno, nella quale allora principalmente la rabbia dei pagani cercava con ogni mezzo di tentare la fede dei giusti, da illustri sacerdoti diventarono Martiri gloriosi. In loro compagnia patirono Emiliáno soldato, Tertúlla ed Antónia, che erano sacre Vergini, ed un’altra donna con due suoi gemelli.
Nell’isola di Corfù sette santi Ladroni, i quali, da san Giasóne convertiti a Cristo, conseguirono col martirio la vita sempiterna.
A Nápoli, nella Campánia, san Sevéro Vescovo, il quale, fra le altre opere meravigliose, risuscitò per breve tempo un morto dalla sepoltura, per convincere di falsità il bugiardo creditore di una vedova e di alcuni pupilli.
A Bréscia san Paolíno, Vescovo e Confessore.
Nel monastero di Cluny, in Fráncia, sant’Ugo Abate.
Nel monastero di Molésme, in Fráncia, san Robérto, primo Abate di Citeaux.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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