Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra il mercoledì nell’ottava di Pasqua.
L.V.
23 Aprile 2025, Luna vigesimaquarta
Il natale di san Giórgio Martire, il cui illustre martirio si venera dalla Chiesa di Dio tra le corone dei Martiri.
Nel villaggio di Tenkítten, presso il golfo di Dánzica, in Prússia, si ricorda pure il natale di sant’Adalbérto, Vescovo di Praga e Martire, che predicò il Vangelo ai Polacchi e agli Ungheresi.
A Valénza, nella Fráncia, la passione dei santi Martiri Felíce Prete, Fortunáto ed Achilléo Diaconi. Questi, essendo stati mandati dal beato Irenéo, Vescovo di Lióne, a predicare la parola di Dio, e avendo convertito alla fede di Cristo la maggior parte di quella città, furono gettati in prigione dal comandante Cornélio; quindi, lunghissimamente flagellati, spezzate loro le gambe, legati intorno a ruote, tormentati col fumo mentre erano appesi sull’eculeo, finalmente furono uccisi colla spada.
A Miláno san Márolo, Vescovo e Confessore.
A Toul, nella Fráncia, san Gerárdo, Vescovo della stessa città.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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