Vi proponiamo – in nostra traduzione – l’articolo di Andreas Wailzer, pubblicato il 21 marzo sul sito LifeSiteNews, in cui si riportano i passaggi salienti dell’intervista in cui mons. Athanasius Schneider ha dichiarato: «Questa celebrazione della Messa, che io chiamo la Messa dei secoli, è indistruttibile e un Papa non può distruggerla, per quanto ci provi».
L.V.
Mons. Athanasius Schneider O.R.C., Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, ha detto che un giorno un Papa celebrerà di nuovo la Santa Messa tradizionale nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
In un’intervista condotta in tedesco con il giornalista del sito LifeSiteNews Andreas Wailzer, mons. Athanasius Schneider ha parlato dell’importanza della Santa Messa tradizionale e ha affermato di credere che essa abbia un futuro brillante nella Chiesa cattolica.
«Questa celebrazione della Messa, che io chiamo la Messa dei secoli, è indistruttibile e un Papa non può distruggerla, per quanto ci provi», ha detto il Vescovo kirghiso.
«Sopravviverà. Forse andrà sottoterra per un breve periodo, ma sopravviverà nelle catacombe».
«E poi un giorno, sono convinto – questa è la mia opinione personale – un Papa celebrerà la Santa Messa tradizionale a Roma, nella Basilica di San Pietro in Vaticano, con la massima solennità», ha dichiarato il Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana.
Mons. Athanasius Schneider ha detto che non chiamerebbe la Santa Messa tradizionale la «vecchia Messa», ma piuttosto la «nuova Messa», perché è la «Messa dei giovani» di oggi e anche la «Messa dei secoli».
Ha detto che i testi e le rubriche della Santa Messa tradizionale risalgono almeno al IV secolo e a Sant’Ambrogio.
«È una bella epoca, bisogna dire».
Nei suoi duemila anni di storia, la Santa Messa tradizionale è sempre «cresciuta così lentamente», senza alcuna rottura nel rito, anche se nel corso dei secoli sono stati apportati piccoli cambiamenti.
«Piccole, piccolissime cose possono sempre essere cambiate, ma mai in modo drastico, piuttosto con molta attenzione», ha osservato.
Alla domanda del sito LifeSiteNews se pensa che la Santa Messa tradizionale tornerà ad essere la norma nella Chiesa, ha risposto: «Direi che l’attuale cosiddetta Nuova Messa deve essere riformata passo dopo passo in modo che si avvicini molto alla Santa Messa dei secoli, al rito tradizionale».
«Ci saranno poi due varianti più piccole; questa è la mia personale visione del futuro».
«La Santa Messa che conosciamo ora come Santa Messa tradizionale rimarrà così com’è, senza essere cambiata, o forse potrebbero essere aggiunti alcuni prefazi o feste sacre, ma l’ordine della Messa non sarà cambiato», ha proseguito.
"«La cosiddetta Messa ordinaria, che viene normalmente celebrata, sarà quasi esattamente quella che oggi conosciamo come Santa Messa tradizionale».
«Forse la differenza sarà che in questa cosiddetta forma ordinaria […] il vernacolo sarà usato più che nell’altra forma tradizionale, dove quasi tutto è in latino, […] e forse con alcuni cambiamenti rubricali molto piccoli», ha detto il Vescovo.
«Mons. Marcel François Lefebvre una volta disse che se avesse dovuto scegliere tra celebrare il Novus Ordo, cioè la nuova Messa, interamente in latino o celebrare il rito tradizionale interamente in francese, avrebbe preferito celebrare il rito tradizionale interamente in francese piuttosto che il Novus Ordo in latino».
«E su questo ha ragione», ha detto mons. Athanasius Schneider.
Utinam! Speremus in Domino Dei salutari nostro!!
RispondiEliminaSono convinto che succederà.Quando non lo sappiamo ,ma succederà e non ci sarà da aspettare tantissimo.
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