Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra il mercoledì della terza settimana di Quaresima.
L.V.
26 Marzo 2025, Luna vigesimasesta
A Roma, sulla via Labicána, san Cástolo Martire, il quale, essendo custode del Palazzo e avendo data ospitalità ai Santi, dai persecutori fu tre volte appeso e tre volte esaminato, ma, perseverando nella confessione del Signore, gettato in una fossa, e, fattogli cadere addosso un ammasso d’arena, fu coronato col martirio.
Così pure a Roma le corone dei santi Martiri Piétro, Marciáno, Giovíno, Tecla, Cassiáno ed altri.
A Pentápoli, nella Líbia, il natale dei santi Martiri Teodóro Vescovo, Irenéo Diacono, Serapióne ed Ammónio Lettori.
A Sírmio i santi Martiri Montáno Prete e Mássima, i quali, per la fede di Cristo, furono sommersi nel fiume.
Così pure i santi Martiri Quadráto, Teodósio, Emanuéle ed altri quaranta.
Ad Alessándria i santi Martiri Eutíchio ed altri, i quali, al tempo di Costánzo, sotto il Vescovo Ariano Giórgio, per la fede cattolica furono uccisi con la spada.
Nello stesso giorno san Ludgéro, Vescovo di Münster, il quale predicò il Vangelo ai Sássoni.
A Saragózza, nella Spagna, san Bráulio, Vescovo e Confessore.
A Tréviri san Felíce Vescovo.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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