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domenica 16 marzo 2025

Martirologio Romano: 16 Marzo 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra la seconda domenica di Quaresima.

L.V.

16 Marzo 2025, Luna decimaquinta

A Roma la passione di san Ciríaco Diacono, il quale, dopo i lunghi patimenti del carcere, cosparso di pece bollente e disteso su una catasta, stirato inoltre con nervi e percosso con bastoni, da ultimo con Largo e Smarágdo ed altri venti, per ordine di Massimiáno, fu decapitato. La festa però dei santi Ciríaco, Largo e Smarágdo si celebra l’otto Agosto, giorno nel quale i corpi di quei ventitré Martiri furono dal beato Marcéllo Papa trasferiti e riverentemente sepolti.
Ad Aquiléia il natale del beato Ilário Vescovo e di Taziáno Diacono, i quali sotto l’Imperatore Numeriáno ed il Preside Berónio, dopo l’eculeo ed altri tormenti, insieme con Felíce, Largo e Dionígi compirono il martirio.
In Licaónia san Papa Martire, il quale per la fede di Cristo battuto con verghe, lacerato con uncini di ferro, fu fatto camminare con calzari pieni di chiodi, quindi, legato ad un albero, passando al Signore, rese fruttifero quell’albero che era sterile.
Ad Anazárbo, in Cilícia, san Giuliáno Martire, il quale, sotto il Preside Marciáno, lunghissimamente straziato, da ultimo, fu sommerso nel mare, chiuso in un sacco insieme a dei serpenti.
Nel Canadà i santi Martiri Giovánni de Brébeuf, Gabriéle Lalemant, António Daniel, Carlo Garnier e Natále Chabanel, sacerdoti della Compagnia di Gesù, i quali nella Missione Urónica, in questo e in altri giorni, dopo molte fatiche e crudelissime torture, subirono fortemente la morte per Cristo.
A Ravénna sant’Agápito, Vescovo e Confessore.
A Colónia sant’Eribérto Vescovo, celebre per santità.
Ad Auvergne, in Fráncia, la deposizione di san Patrízio Vescovo.
In Síria sant’Abrámo Eremita, le cui opere memorabili furono scritte dal beato Efrem Diacono.
Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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