
Piccolo catechismo dottrinale.
Luigi C.
Il Cammino dei Tre Sentieri, 27 Dicembre 2024
Ad opporsi alla virtù della Prudenza è anche il vizio della negligenza, ovvero la mancanza di sollecitudine nel comandare in maniera efficace ciò che si deve fare ed il modo con cui lo si deve fare.
Essa si differenzia dal vizio dell’inconstanza, perché, mentre quest’ultimo si manifesta con il non compiere ciò che viene effettivamente comandato dalla prudenza, la negligenza si astiene anche dal comandare.
La negligenza può divenire anche peccato mortale, quando l’omissione riguardi ciò che è necessario per conseguire la salvezza.
Anche i pagani furono consapevoli del pericolo della negligenza. Afferma Lucio Anneo Seneca (4 a.C.-65): “Certi momenti ci vengono strappati via, altri ci vengono sottratti furtivamente e altri ci sfuggono senza che ce ne accorgiamo. Tuttavia, la perdita più vergognosa è quella che avviene per nostra negligenza“.
Qua c'è da scavare!
RispondiEliminaRecepisco il 'capire cosa fare e il MODO in cui lo si deve fare'. A cui non siamo stati proprio allenati, sotto questo pontificato, con i suoi esempi contrari.