Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra il mercoledì di Settuagesima.
L.V.
19 Febbraio 2025, Luna vigesima
A Roma il natale di san Gabíno, Prete e Martire, che fu fratello del beato Caio Papa, e, dopo essere stato da Diocleziáno lungamente afflitto in prigione con catene, si guadagnò con una morte preziosa le gioie del cielo.
In Africa i santi Martiri Públio, Giuliáno, Marcéllo ed altri.
In Palestína la commemorazione dei santi Monaci ed altri Martiri, dai Saracéni, capitanati da Alamúndaro, crudelissimamente uccisi per la fede di Cristo.
A Nápoli, nella Campánia, san Quod-vult-Deus, Vescovo di Cartágine, che dal Re Ariano Genseríco imbarcato insieme col suo Clero su navi sconquassate, senza remi e senza vele, contro ogni aspettativa approdò a Nápoli, ed ivi, esiliato, morì Confessore.
A Gerusalémme san Zambda Vescovo.
A Soli, in Cipro, sant’Aussíbio Vescovo.
Presso Benevénto san Barbáto Vescovo, illustre per santità, che convertì a Cristo i Longobárdi e il loro condottiero.
A Miláno san Mansuéto, Vescovo e Confessore.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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