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domenica 5 gennaio 2025

Spagna. Televisione spagnola offende i cristiani. La condanna dei vescovi

Le chiederemo di farlo anche con i musulmani, poi così vedremo come va a finire...
Luigi C.


Nicolás de Cárdenas (AciPrensa) - Durante lo show di fine anno la presentatrice della televisione spagnola si burla del Sacro Cuore di Gesù offendendo la fede di milioni di telespettatori. La replica dei vescovi spagnoli.
La presentatrice dello show di Capodanno della televisione spagnola, ha mostrato durante la trasmissione un'immagine irriverente in cui si vedeva la mascotte di un noto programma raffigurata come il Sacro Cuore di Gesù.
Laura Yustres Vélez, conosciuta come “Lalachús”, è un'attrice e comica spagnola che collabora al programma La Revuelta della televisione pubblica spagnola, che si caratterizza per il suo umorismo irriverente e per chiedere sempre ai suoi ospiti informazioni sula loro vita sessuale e sul loro patrimonio.

Ad un certo punto della trasmissione, Lalachús ha mostrato un'immagine irriverente in cui si vede il toro di El Gran Prix (noto programma di intrattenimento per famiglie in Spagna) raffigurato come un Sacro Cuore.

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Il presidente della Conferenza episcopale spagnola, mons. Luis Argüello, si è espresso sul social network X, in risposta alle polemiche, ha provato tristezza perché “con l'alibi della libertà di espressione e gli eccessi delle feste, la TVE si prende gioco del simbolismo del Sacro Cuore tanto amato da tutti i cattolici”.

"La cosa più triste è che i responsabili non sono consapevoli di quello che fanno. Ancora una volta la banalità ci circonda", ha aggiunto.

Anche l'arcivescovo di Siviglia, mons. José Ángel Saiz Meneses, ha respinto la presa in giro e si è chiesto “per quanto tempo approfitteranno della nostra pazienza”.

«La televisione spagnola ha salutato l'anno con la presa in giro dei presentatori del Sacro Cuore di Gesù. Viene in mente la celebre frase di Cicerone: “Quousque tandem abutere, Catilina, Patientia nostra?”, che, applicata ai giorni nostri, ci porta a chiederci fino a quando approfitteranno della nostra pazienza?»