Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1143 pubblicata da Paix Liturgique il 27 dicembre, in cui Christian Marquant, Presidente dell’associazione Oremus-Paix Liturgique, riflette brevemente sulla situazione attuale della Santa Messa tradizionale a Parigi, prendendo spunto dal passo del Vangelo in cui San Luca racconta la nascita di Gesù: «[Maria] Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell'albergo» (Lc. 2,7).
L.V.
Cari amici,
vi auguro una felice e santa Natività!
Anche questa settimana, ad eccezione del giorno di Natale, veglieremo, pregheremo e, così facendo, protesteremo con i nostri pastori, tanto più che riviviamo ciò che San Luca dice nel capitolo 2, versetto 7 del suo Vangelo: «[Maria] Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell'albergo».
«Non c’era posto per loro nell’albergo». Parigi è un triste esempio di come viene trattata la liturgia tradizionale, così come la venuta del Figlio di Dio sulla terra. Non c’è più posto per essa nell’Église Saint-Georges di La Villette e nell’Église Notre-Dame-du-Travail, dove la gente semplice veniva a pregare «come sempre».
«Non c’era posto per loro nell’albergo». Non c’è più posto per la Santa Messa tradizionale feriale nell’Église Sainte-Odile. C’è solo uno spazio strettamente limitato per lei nell’Église Sainte-Jeanne-de-Chantal, dove chiede solo di riempire la chiesa ogni giorno e più volte la domenica.
«Non c’era posto per loro nell’albergo». Come ai tempi in cui la Santa Messa tradizionale veniva celebrata in fienili e garage, ora è ospitata al Centre culturale Saint-Paul in un ex locale commerciale, quando la vicina Basilique Notre-Dame-des-Victoires (place des Petits Pères) potrebbe aprirle così facilmente le porte.
«Non c’era posto per loro nell’albergo». Non rimane un solo piccolo spazio, nemmeno una volta al mese, nella Cathédrale Notre-Dame risollevata dalle sue rovine, nella Basilique du Sacré-Cœur di Montmartre, nella Église Saint-Sulpice, nelle grandi chiese di Parigi, per la Santa Messa che ha vissuto per tanto tempo in questi edifici e li ha tenuti in vita.
«Non c’era posto per loro nell’albergo». Sempre e ovunque, diffidenza per la liturgia tradizionale, rifiuto, concessioni più restrittive. Era come se gli uomini di Chiesa si vergognassero della loro venerabile tradizione liturgica, o piuttosto come se ne avessero paura, temendo che, lasciandola crescere e diffondere, avrebbe messo in luce il fallimento della loro riforma distruttiva.
Così questa settimana di Natale, come il nostro Maestro, saremo all’esterno. Reciteremo il Santo Rosario per le strade di Parigi davanti all’Arcivescovado (10, rue du Cloître-Notre-Dame), il lunedì, il martedì, il giovedì e il venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 13:30.
Eco dei veglianti: due signore che escono dall’Arcivescovado dicono: «Buon Natale e auguri perché oggi fa molto freddo». Come non augurare loro un buon Natale, e continua: «Abbiamo tutti la stessa fede… perché escludervi? Non capiamo cosa sta succedendo nella nostra Chiesa». «Il Natale è un tempo di miracoli, quindi continuiamo a pregare e a sorridere!».
In unione di preghiera e amicizia.
Casalini & Company, visto che vorreste spiegarci che "la morte non è stata voluta da Dio, è conseguenza del peccato originale", diteci un po': come vi spiegate il fatto che per miliardi di anni prima della comparsa dell'homo sapiens gli animali e le altre specie di homo sono sempre morti? E se gli uomini non fossero mai morti, dove avrebbero trovato il posto sulla Terra (scritto maiuscolo, perché nome proprio: la dea Gaia non c'entra nulla) per starci tutti?🤔😏
RispondiEliminaSono come le tre scimiette: non vedono,non sentono e non parlano.Prima o poi le pagheranno tutte.
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