Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La comunicazione segue alla notizia secondo cui papa Francesco «ha voluto infatti fare sosta a casa di Emma Bonino, la nota esponente radicale ora leader del partito +Europa […]. Il Papa ha voluto quindi farle visita. Una visita del tutto a sorpresa» (QUI; QUI su MiL) e alla successiva dichiarazione della stessa Emma Bonino, secondo la quale «sono rimasta molto colpita dalla forza e comprensione dimostratami già dal suo saluto “cerea” tipico piemontese, per le nostre origini comuni. E avermi detto di essere “un esempio di libertà e resistenza” mi ha riempito di gioia» (QUI).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.
L.V.
NOSTRE INFORMAZIONI
A margine di alcune polemiche sorte ieri in ambienti rigidi e sgranarosari circa la visita privata – ancorché riportata dalle agenzie anche di Groenlandia, Novaja Zemlja ed Isole Færøer – fatta dall’Augusto Pontefice alla sen. Emma Bonino, parlamentare eletta nelle liste di + Inferno, la Prefettura della Casa Pontificia, con nota diramata stamattina dalla Sala Stampa della S. Sede, ha precisato che il S. Padre ha voluto personalmente amministrare all’illustre convalescente l’Unzione degli Inferni, recando altresì alla degente una reliquia – sebbene minore – della Beata Quartina del Grillo, pegno dell’apostolica benedizione impartita «pro soluto et pro solvendo», apportatrice delle note grazie, particolarmente «in articulo mortis», e volendo rassicurare l’ammalata «ex ore Ss.mi» che, in caso di suo malaugurato decesso, il Santuario della Mater Bonini Consilii sarà traslato dalla sede dell’ex Partito Radicale, presso l’ultima dimora della parlamentare, con tutte le indulgenze annesse e l’altare privilegiato già concesso per privilegio papale con il Chir. «Ad Helvetiam».
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