Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra il giovedì della Settimana Santa.
L.V.
17 Aprile 2025, Luna decimaottava
La Cena del Signore, quando Gesù Cristo, il giorno prima che fosse crocifisso per la nostra salute, diede a celebrare ai discepoli i misteri del suo Corpo e del suo Sangue.
A Roma sant’Anicéto, Papa e Martire, il quale, nella persecuzione di Marco Aurélio Antoníno e Lúcio Vero, ricevette la palma del martirio.
A Córdova, nella Spagna, i santi Martiri Elía Prete, Páolo ed Isidóro Monaci, uccisi per la professione della fede cristiana nella persecuzione degli Arabi.
Ad Antióchia i santi Martiri Piétro Diacono, ed Ermógene, ministro dello stesso Piétro.
In Africa il natale del beato Mappálico Martire, il quale (come scrive san Cipriáno, nella lettera ai Martiri e Confessori), insieme con parecchi altri, fu coronato col martirio.
Nello stesso luogo i santi Martiri Fortunáto e Marciáno.
A Vienne, in Fráncia, san Pantágato Vescovo.
A Tortóna sant’Innocénzo, Vescovo e Confessore.
A Citeaux, in Fráncia, santo Stéfano Abate, il quale fu il primo che abitò l’eremo Cistercense, e lieto ricevette san Bernárdo, che coi compagni si recò presso di lui.
Nel monastero della Chaise-Dieu, della diocesi di Clermont, in Fráncia, san Robérto Confessore, fondatore e primo Abate del medesimo monastero.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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