Tra qualche giorno si celebra la memoria di San Martino, vescovo di Tours (eletto nel 371).
Per l'occasione proponiamo questa immagine a lui dedicata.
L'episodio rappresenta la Messa miracolosa di S. Martino: il santo, prima di iniziare la celebrazione, aveva dato metà del proprio mantello ad un povero infreddolito (ripetendo il gesto che, da soldato, aveva fatto quando si trovava ad Amiens nel 331, qui wikiepdia).
Ecco che allora, al momento dell'elevazione dell’Ostia, compare un’improvvisa luce di fuoco scendere a riscaldarlo provenier da un sole interno alla chiesa, e due angeli gli tendono un tessuto ornato da una miriade di gemme preziose per coprirgli le braccia che erano rimaste scoperte nel gesto dell'elevazione (quasi un divino ringraziamento per essersi privato di parte del mantelo per darlo al povero).
L'immagine è un affresco appartenente alla serie delle Storie di San Martino, realizzato intorno al 1317 da Simone Martini (su incarico e si trova ad Assisi nella chiesa inferiore di San Francesco, nella Cappella di San Martino.
Rubriche di sempre
L'affresco è del 1317... a guardarlo sembra di vedere una Messa tradizionale dei giorni nostri: il Messale a sinistra, la patena mezza nascosta dal corporale, il chierico che regge la il celo per la consacrazione ed eleva la casula per aiutare il sacerdote, il calice coperto, la croce in mezzo all'altare, l'altare, situtato sulla predella, e con la terza tovaglia che scende, lunga, dai lati...
Come si fa a contestare l'espressione "Messa di sempre"? Almeno nelle parti essenziali e nella ritualità sembra proprio "di sempre"!
Come si fa a contestare l'espressione "Messa di sempre"? Almeno nelle parti essenziali e nella ritualità sembra proprio "di sempre"!
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(Sono senz'altro ben accette segnalazioni e suggerimenti, da parte dei lettori, di altre opere d'arte raffigurati scene della Messa Tradizinale in Latino o di altri sacramenti o sacramentali in rito tradizionale. Grazie sin da ora).
Roberto