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lunedì 7 ottobre 2024

Orrori architettonici… e dove trovarli #209 a Paranà (Argentina)

Oratorio Padre Pio e San Peregrino dell'arch. Sebastián Cagliero (anno 2021).

Lorenzo

Descrizione del progetto: Il progetto si trova in un settore urbano molto consolidato, su una strada trafficata a sud della città di Paraná.
Inizialmente, il luogo era un'area non sviluppata e spopolata in cui è stato eretto un piccolo tempio, con tetto a capanna e torre laterale. Poi, con il passare degli anni, la città crebbe e così anche i suoi immediati dintorni. Il tempio iniziale diventa troppo piccolo per la domanda che deve soddisfare, e quindi viene costruito un edificio più grande accanto ad esso per questo scopo. In una terza fase, furono costruiti una sala, aule e altre strutture. Di fronte a questa crescita, il piccolo tempio iniziale ha iniziato a ospitare i servizi igienici dell'intero complesso, degradando il suo simbolismo e la sua storia.
Di fronte a ciò, l'impianto e la forma dell'Oratorio di San Peregrino cercano di rivendicare e rivalutare il simbolismo e il significato originario. Per questo motivo è stato posizionato nell'atrio del primo tempio.
La forma dell'oratorio è un'estensione verso la facciata della forma del tempio originale con un tetto a due spioventi, che vuole simboleggiare la crescita e la presenza della comunità religiosa nel quartiere. Il tetto a due spioventi viene trasformato in uno solo, per aumentare la scala, dare priorità al nuovo accesso e dare un'immagine più contemporanea.
Viene recuperata la torre originaria (il settore dove di recente hanno lavorato i servizi igienici per disabili) e viene innalzata la sua altezza, che vuole alludere alla crescita spirituale della comunità. All'interno dell'oratorio, questa torre si apre su di esso attraverso architravi diagonali, per aumentare lo spazio di fruizione e integrare i due volumi spaziali.
Lo spazio interno vuole essere una pausa all'interno del ritmo convulso dei movimenti dell'ambiente e della vita quotidiana, per cui si è cercato di ricreare un'atmosfera di calma e pace. Un'area spoglia, dove la luce è protagonista e i presenti trovano isolamento. Si risolve con un involucro che avvolge completamente questo spazio e lascia solo una fessura zenitale per l'ingresso della luce naturale, posizionata strategicamente sulla croce e simbolo di illuminazione spirituale. La luce del sole è stata studiata, facendo in modo che l'ingresso della luce naturale avesse il maggior tempo possibile, sia in ore del giorno che in mesi dell'anno.
Oltre alla luce, da questa apertura entra anche la pioggia, pensata come tempo inclemente, sempre presente sul cammino del pellegrino e di fronte a cui lo spazio spirituale dell'oratorio fa da contenimento.
La materialità cerca di accompagnare quel simbolismo di protezione che l'oratorio fornisce, attraverso un involucro di cemento rustico e un pavimento in pietra nello spazio di utilizzo, che cercano di simboleggiare un luogo di rifugio per il pellegrino. La torre è materializzata in bianco semplice, in contrasto con l'ambiente circostante.

Descrizione e fotografie tratti dalla pagina divisare.com.

Fotografie degli esterni:







Fotografie degli interni:















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