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sabato 7 settembre 2024

La «benedizione valida per tutte le religioni» di papa Francesco senza neppure il segno della Croce: in quale dio crede?

«Credo in unum Deum», «Credo in un solo Dio»: con queste parole incomincia il Simbolo niceno-costantinopolitano e queste parole rappresentano il primo articolo di fede del Cristianesimo, la Verità da cui tutto poi trae origine.
Sembra semplice, sono nozioni apprese sin dall’infanzia, sono ciò – assieme al segno della Croce – che ci fa essere Cristiani, eppure papa Francesco – in occasione dell’incontro con i giovani di Scholas Occurrentes («fondata nel 2013 sull’eredità culturale ed educativa di papa Francesco», si legge QUI sul sito) durante il viaggio apostolico in Indonesia – ha voluto dimenticare la professione di fede.
Accade dunque che il pomeriggio di mercoledì 4 settembre

il Santo Padre Francesco ha raggiunto la Casa della Gioventù Grha Pemuda dove ha avuto luogo l’Incontro con i giovani di Scholas Occurrentes.
Il Papa è stato accolto nel cortile antistante la Casa della Gioventù dai responsabili di Scholas Occurrentes e da 100 bambini dell’Arcidiocesi di Jakarta. Due bambini gli hanno offerto un dono, mentre gli altri hanno intonato un canto.

Questo si legge nel resoconto ufficiale pubblicato sul sito del Vaticano (QUI), ma sul canale YouTube di Vatican News, organo ufficiale della Santa Sede, si può vedere tutto l’incontro e soprattutto il suo epilogo (QUI, da 1:25:40 a 1:28:00), in cui papa Francesco si rivolge ai presenti (ripetiamo: non i fedeli islamici riuniti in una moschea, ma i ragazzi di una istituzione educativa che, sul proprio sito, si richiama direttamente alla «eredità culturale ed educativa di papa Francesco») con queste parole:

Adesso mi chiedono di darvi una benedizione.
Una benedizione significa «dire bene» a tutti gli altri, è augurare il bene.
Qui voi siete di diverse religioni, ma Dio è uno solo, è uno solo e ognuno, nel silenzio, prega il Signore e io darò la benedizione per tutti, una benedizione valida per tutte le religioni.
Let us pray in silence
Dio benedica ognuno di voi, benedica i vostri desideri, benedica le vostre famiglie, benedica il vostro presente e benedica il vostro futuro.
Amen.

Niente di più: nessuna invocazione alla Santissima Trinità, nessuna intercessione alla Madonna, ai Santi, nessun segno di Croce: nulla, proprio lui, successore di San Pietro, al quale Nostro Signore disse: «Simon, Simon, ecce Satanas expetivit vos, ut cribraret sicut triticum; ego autem rogavi pro te, ut non deficiat fides tua. Et tu, aliquando conversus, confirma fratres tuos» («Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli»: Lc. 22, 31-32).
Eppure il Catechismo della Chiesa cattolica si esprime chiaramente (n. 200):

La confessione dell'unicità di Dio, che ha la sua radice nella rivelazione divina dell’Antica Alleanza, è inseparabile da quella dell’esistenza di Dio ed è altrettanto fondamentale. Dio è uno: non c’è che un solo Dio: «La fede cristiana crede e professa un solo Dio, uno per natura, per sostanza e per essenza». [Catechismo Romano, 1, 2, 8: ed. P. Rodríguez (Città del Vaticano-Pamplona 1989) p. 26.].

E poco più avanti ribadisce (n. 202):

Gesù stesso conferma che Dio è «l’unico Signore» e che lo si deve amare con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le forze (Cf Mc 12,29-30). Nello stesso tempo lascia capire che egli pure è «il Signore» (Cf Mc 12,35-37). Confessare che «Gesù è Signore» è lo specifico della fede cristiana. Ciò non contrasta con la fede nel Dio Uno. Credere nello Spirito Santo «che è Signore e dà la vita» non introduce alcuna divisione nel Dio Uno:

«Crediamo fermamente e confessiamo apertamente che uno solo è il vero Dio, eterno e immenso, onnipotente, immutabile, incomprensibile e ineffabile, Padre, Figlio e Spirito Santo: tre Persone, ma una sola essenza, sostanza, cioè natura assolutamente semplice» (Concilio Lateranense IV, Cap. 1, De fide catholica: DS 800).

Dunque, davanti ad un papa che si esibisce in «benedizioni valide per tutte le religioni» senza neppure il segno della Croce e pare più a proprio agio con il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune di Abu Dhabi che con il Catechismo della Chiesa cattolica, ci pare legittimo domandarci: in quale dio crede papa Francesco?


Sull’argomento, riportiamo di seguito – in nostra traduzione – l’articolo di Carlos Esteban, pubblicato sul sito Infovaticana il 5 settembre.

L.V.


Durante il suo viaggio apostolico in Indonesia, papa Francesco ha impartito una benedizione «valida per tutte le religioni» che omette il segno della Croce, tra lo sconcerto di molti Cattolici.

Al termine di un incontro con giovani di diverse fedi a Giacarta, papa Francesco ha impartito una benedizione senza invocare la Trinità che ha detto essere «valida per tutte le religioni».

Al termine della sua prima giornata di appuntamenti in Indonesia, papa Francesco ha preso parte a un’assemblea di partecipanti della comunità Scholas Occurrentes, un’organizzazione internazionale lanciata da papa Francesco in Argentina nel 2001.

Dopo aver dialogato con alcuni dei giovani partecipanti, papa Francesco ha annunciato che avrebbe impartito una benedizione finale. Poiché il gruppo era composto da persone di diverse religioni, la benedizione di papa Francesco ha assunto un carattere multireligioso. […]

Per concludere, papa Francesco non ha fatto il segno della Croce, come è consuetudine per un ecclesiastico cattolico quando impartisce una benedizione, né ha invocato il nome della Santissima Trinità.

11 commenti:

  1. Quella fascia in mezzo alle gambe è a dir poco scandalosa.

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  2. Mi chiedo se, quando sarà, i suoi funerali seguiranno il rito cattolico oppure uno valido per tutte le religioni! Mi auguro che non ci deluda, a questo triste punto del suo ecumenissimo pontificato!

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  3. Se si riconducesse tutto a Dio, quello vero, non si avrebbe nessuna difficoltà a benedire chiunque con il segno della croce. Ora lo chiedono anche per situazioni contrarie alla fede, perché mai non lo si usa per le persone, che tutte possono convertirsi.

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  4. Tristezza infinita. Forse mi ripeto, ma non so che cosa dire di diverso. Preghiamo per questa povera Chiesa.

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  5. Penso che sia stato meglio senza il segno della Croce - Altrimenti avrebbe benedetto musuani ŕ altri

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  6. Difficile rispondere a questa domanda.

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  7. Dignitatatis Humanae e Nostra Aetate di "san" Paolo VI

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  8. La bibbia S Matteo Capitolo 24 parla di questi tempi di falsi profeti e apostasia.
    Nostra Signora di Akita, abbandonata e poco creduta e seguita ,ha profetizzato di questi tempi di confusione e incredulita'.
    La Salette ha parlato dei tempi in cui viviamo.
    Solo in Vaticano sopprimono tutta la verità e Bergoglio si gioca del cattolicesimo e della tradizione e pensa solo a farsi compiacere dal mondo.
    Nemmeno più il segno della croce?
    E pensare che scomunica proprio chi invece segue la tradizione e se lo fa bene il segno di Croce, non come lui .
    Che vergogna!,Vive senza il timore di Dio!!

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  9. Sapevo che Cristo aveva dato il mandato di annunciare il vangelo a ogni creature e in tutto il mondo a costo di rimetterci la propria vita. Questo papa fa il contrario del mandato che Cristo gli ha conferito. Non ho parole!

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  10. Esattamente come dire "buona sera" uscendo da un Conclave, e "buon pranzo" all'ora dell'Angelus.

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  11. Nessun commento? Forse il fatto è talmente sconcertante......che davvero lascia senza parole!!

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