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martedì 17 settembre 2024

Aurelio Porfiri. In difesa del salmo responsoriale

Grazie al Maestro Porfiri per queste belle riflessioni liturgiche.
Luigi C.

Aurelio Porfiri, ago 17, 2024

Fra le varie cose venute fuori in seguito alla riforma liturgica, una che si è valorizzata poco o niente è quella del salmo responsoriale. In realtà in molte liturgie il salmo responsoriale è semplicemente recitato e sembra che non si prenda neanche in considerazione di poterlo cantare.
In realtà, questa forma musicale si presterebbe a composizioni di grande efficacia liturgica se messa nelle mani di compositori capaci. E infatti ci sono esempi di ottimi salmi responsoriali, esempi che si ascoltano poco perché siamo preda dei "pallettoni", questi recitativi salmodici spesso tutti uguali e senza grande interesse. Non che i recitativi non possano avere il loro posto, ma non dovrebbero essere l’unica possibilità in cui il salmo responsoriale viene concepito.

Esistono anche chiese in cui il salmo responsoriale viene in effetti cantato, ma usando lo stesso modulo salmodico per Avvento, Natale, Pasqua etc. etc., una cosa che a me sembra un controsenso. È vero che don Nicola Vitone (1913-1974), solido musicista, scrisse un libricino di molti anni fa chiamato Guida al Salmo Responsoriale in cui adombrava l’uso di moduli salmodici standard per varie domeniche, ma se si legge il testo si vede che la proposta di questo musicista era molto più raffinata.

Il salmo responsoriale, erede del graduale, dovrebbe scaturire quasi organicamente dal suo progenitore, ma con l'aggiunta di avere un ritornello a cui tutti possono partecipare. Nelle parti solistiche non è proibito scrivere parti di moderata virtuosità se questo può servire meglio il testo. Il salmo responsoriale potrebbe avere natura formulistica, come del resto è per il graduale, ma si potrebbe pensare anche ad una maggiore originalità espressiva nel caso dei tempi forti. Lo stile può andare dalla cantillazione ornata (non quella pura e semplice) al melodico nobile (non sentimentalistico, come è d'uso in molte chiese nostrane).

Insomma, il salmo responsoriale come è oggi è spia dell'arretratezza in cui ancora ci dibattiamo. Ripensiamolo una volta per tutte. Anche io ho scritto molti salmi responsoriali usando il comune recitativo perché so che almeno è un modo per cui questo testo può essere cantato. Ma non fermiamoci al compromesso e cerchiamo di donare a questa forma tutta la sua ricchezza.

2 commenti:

  1. Ma non si sarebbe potuto scegliere come immagine la pagina di una Bibbia in italiano o in latino? Cerchiamo almeno qui di essere alternativi rispetto all'invasione del morbus anglicus!

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    1. ha ragione. Se ne trova una bella, ce la può inviare?

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