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lunedì 12 agosto 2024

Valgono più le penitenze volontarie o quelle involontarie?

Accettiamo tutte le prove che Dio permette per la nostra santificazione.
Si acquista più in solo giorno con le tribolazioni che ci vengono da Dio o dal prossimo, che in dieci anni con i patimenti scelti da noi
Luigi C.


Chi ama Dio non rinuncia a fare penitenze volontarie per offrirle al Signore e cercare così di conformarsi ai patimenti di Cristo. Ma può accadere che lo stesso desiderio di fare queste penitenze volontarie non venga fuori per le penitenze così dette “involontarie”, ovvero quei disagi o perfino tribolazioni della vita che Dio permette nella vita di ognuno. Anzi, può succedere che per queste ci si agiti e ci si spazientisca. Eppure le penitenze che più hanno valore e che più sono gradite a Dio sono proprio quelle che non ci scegliamo ma che Lui ci manda. Sant’Alfonso Maria dei Liguori nel suo Pratica di amar Gesù Cristo riporta delle parole di santa Teresa d’Avila: “Si acquista più in solo giorno con le tribolazioni che ci vengono da Dio o dal prossimo, che in dieci anni con i patimenti scelti da noi“. Più chiaro di così…