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lunedì 5 agosto 2024

Difesa della Messa Tradizionale: 149ª settimana. Nuove manifestazioni di preghiera davanti agli uffici dell'Arcidiocesi di Parigi #traditioniscustodes

149ª SETTIMANA: LE SENTINELLE CONTINUANO LA LORO PREGHIERA
PER LA DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE
DAVANTI ALL'ARCIDIOCESI DI PARIGI

29 luglio 2024

Oggi, nella liturgia della Chiesa, tutto è permesso, tutto, tranne il rito tradizionale. Il video di un battesimo di adulti conferito per immersione, ma in modo particolarmente scandaloso, dalle mani del vescovo ausiliare del Quebec, fa oggi il giro del mondo: vedi Riposte Catholique: Abus liturgique durant le baptême par l'évêque auxiliaire de Québec - Riposte-catholique. Tra le risate, le buffonate e gli applausi del pubblico, il vescovo pratica immersioni e inserisce addirittura certi incisi scherzosi tra le parole della forma sacramentale. Invece di: io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, dice: io ti battezzo nel nome del Padre – ok? – e del Figlio – manca lo Spirito Santo – e dello Spirito Santo. Amen.

È possibile che il battesimo sia valido, perché le aggiunte sono tipi di commenti che non cambiano le parole della forma, anche se danno loro un tono molto meno serio. In ogni caso, il trattamento riservato al sacramento è davvero scandaloso. La cosa peggiore è che questa libera interpretazione, in mezzo alle urla del pubblico, è tipica di un nuovo stile liturgico: gioia rumorosa, aggiunte abusive, demagogia, massima desacralizzazione.

Eppure l’antico rito del battesimo tradizionale, con le sue cerimonie sante ed espressive, i suoi ripetuti esorcismi, è ora proibito. Sì, le bizzarrie del vescovo ausiliare del Quebec sono consentite, ma gli esorcismi tradizionali sono vietati! Fortunatamente il nunzio apostolico, attentissimo custode di Traditionis Custodes, non ha a disposizione forze di polizia per perseguitare i sacerdoti fedeli all’usus antiquior.

Nella sua lettera del 24 luglio, intitolata “Rosari per la libertà della messa tradizionale e la pace liturgica”, Paix liturgique pubblica un’intervista organizzata da Louis Renaudin (Paix Liturgique France) attraverso la quale mi propongo di mostrare qui l’importanza delle veglie con recitazione del rosario, che sono oggi da moltiplicare:

“Cosa possono fare i fedeli? – In teoria niente. Ma in pratica molto. Innanzitutto, organizzare luoghi indipendenti, come il Centro Saint-Paul, e prepararsi a organizzarli sistematicamente se la persecuzione dovesse peggiorare. Abbiamo il diritto alla messa e ai sacramenti. Allora, date vita ad una pia rivolta permanente come se fossero gilet gialli liturgici. […] Molto semplicemente… in una parrocchia dove nulla è stato concesso, o in un’altra dove i fedeli sono perseguitati dai nemici della Pace, basterebbe organizzare un rosario a favore della pace liturgica, della libertà della liturgia tradizionale . […] Per cominciare, può bastare una sola persona coraggiosa. Allora, con la grazia di Dio, si potrebbero trovare lì in numero maggiore e l'unico requisito è la perseveranza. […] Almeno un rosario recitato in pubblico, ad esempio davanti a una chiesa, una volta al mese… e quando i minimi si stabilizzassero, perché non una volta alla settimana. […] Naturalmente siamo a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di aiuto e, in particolare, siamo lieti di fornire loro manifesti che ricordino i nostri desideri, come “Libertà per la Messa tradizionale” o anche “Sì alla pace liturgica».

Pertanto, da parte nostra, continueremo a ritrovarci per pregare il rosario davanti agli uffici dell'arcidiocesi, 10 rue du Cloître-Notre-Dame, dal lunedì al venerdì, dalle 13 alle 13,30, a Saint-Georges de La Villette ( 114 av. Simón Bolívar, 19), mercoledì alle 17, senza dimenticare le veglie di Quimper, martedì sera davanti al palazzo vescovile. Da parte loro, le manifestazioni davanti a Notre-Dame du Travail riprenderanno solo dopo le vacanze estive, domenica 8 settembre alle 18:15 (59 rue Vercingétorix, 14).