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domenica 25 agosto 2024

C'è ancora qualcosa di Cattolico! In estate anche i preti si svestono

Certi che le parole di questo sacerdote non siano frutto di un colpo di sole , come direbbe un avantista, ma di solida Fede, felicemente le pubblichiamo: standing ovation.

Da Facebook QUI.

Natalino

𝐈𝐧 𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐬𝐯𝐞𝐬𝐭𝐨𝐧𝐨!
Eh si, è ormai in voga che i paramenti sacri siano ridotti a puri “suppellettili” da usare in base alle temperature, se fa freddo tutto va bene, ma qualora arrivi il caldo, allora anche i preti si svestono. Nelle varie feste di questa estate il caldo da un po’ alla testa e quindi pare comprensibile soffrirne la presenza. Ma allo stesso tempo, è quasi surreale vedere, durante le processioni, la devozione e l’amore che tanti uomini e donne portano nell’indossare l’abito tradizionale (faticoso indossarlo e certamente poco fresco) e i preti svestirsi dalla bellezza e del significato che i paramenti sacri donano a ciò che si sta compiendo. 
Signore, tu che hai detto “Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero”, fa’ che io possa portarlo per meritare la tua grazia.
Con queste parole il sacerdote indossando la Casula ricorda a se stesso il “giogo di Cristo” e ricorda che è un alter Christus nel sacrificio della Messa, e di “rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità” (Efesini 4, 24).
Più che rivestirsi oggi va di moda svestirsi!

6 commenti:

  1. È il sintomo di un problema più profondo, ovvero come il prete concepisce la propria vocazione e di conseguenza i sacramenti. Siamo passati dal "Tu sei sacerdote per sempre..." al "Io sono un burocrate che dispensa servizi, presidente della Assemblea, o quant'altro". Conseguentemente, una volta la talare era segno della dignità sacerdotale, così come i paramenti erano funzionali a rappresentare Cristo Sacerdote. Ora invece, il prete vuole passare inosservato nella vita comune e quando è sull'altare essere come il suo ''pubblico": se la gente è seminuda per il caldo, perché io devo soffrire sotto diversi strati di paramenti?
    Le eccezioni sono davvero poche. Una recente è il pontificale celebrato a Norcia il 15 di agosto dal nuovo abate padre Benedetto, paramentato a puntino secondo le rubriche, compresi i guanti!

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  2. Anche i preti mugugnano

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  3. questa Solennità dell'Assunzione: prima Messa in una chiesa che è anche santuario mariano; due candeluzze sul lato destro dell'altare, parroco con solo camice e stola, omelia brevissima con unico tema "Maria si alzò in fretta", assolutamente nulla su tutto il resto... credo per sentito dire che sia stata somigliante all'analoga omelia papale.

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  4. Ho letto in una vecchia rivista ( 1930 circa) la raccomandazione di un vescovo ai suoi sacerdoti: portate la talare anche quando state in casa vostra, perché neppure i parenti devono vedere un sacerdote con abiti profani!! Questa sì che era Chiesa!!!

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    1. Non scrivo per screditare l'uso dell'abito, nè per non stigmatizzare quegli abusi denunciati nell'articolo, ma la invito a cercare le foto del cardinal Ratti che scala una montagna, del nunzio Pacelli in visita ad una miniera, le stampe settecentesche di tanti ecclesiastici, perfino papi, che giustamente si concedevano una cavalcata in campagna...Sono sacerdote indosso spesso la talare e sempre il clergy, ma se devo andare in montagna metto gli scarponi, pantaloni e camicia tecnica.

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  5. Quante stupidate! Vestiti, paramenti…cosa c’entrano con la Fede? Pensate che a Dio interessi se il prete aveva la pianeta o la stola? Non guarderà forse il nostro cuore come partecipa alla Messa?

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