Si vede che S. Giovanni Battista era più ignorante di chi gira dalle parti di S. Marta?
Luigi C.
Il Cammino dei Tre Sentieri, 23 GIUGNO 2024
Gesù definisce san Giovanni Battista il “più grande tra i nati di donna” (Luca 7). La sua morte fu causata dal voler dire le cose come stavano, cioè denunciare pubblicamente il Re Erode per un peccato pubblico: la convivenza con la legittima moglie del fratello. San Giovanni Crisostomo lo dice chiaramente: Il più grande tra i nati di donna è stato ucciso dietro richiesta di una ragazza impudica, di una donna perduta; e questo per aver difeso le leggi divine. (Omelia sul vangelo di San Matteo, 48) Ci appelliamo alla coerenza e all’onestà intellettuale, e chiediamo: quale dovrebbe essere il parere di tanti teologi contemporanei su ciò che toccò al Battista? Diciamolo francamente: se volessimo applicare gli argomenti della pastorale contemporanea, dovremmo giudicare il “più grande tra in nati di donna” come un “cristiano-ideologico”, un “neo-giansenista”, un “cristiano di dottrina”… se non addirittura una sorta di “esaltato, un “rigido” psichicamente disturbato. Povero san Giovanni Battista, incapace di giudicare caso-per-caso, di non essere “aperto” e considerare le singole situazioni. Chissà forse Erode, pur essendo in un’oggettiva condizione di peccato, poteva anche trovarsi in una situazione di giustezza morale dinanzi a Dio. Se si potesse, lo si dovrebbe chiedere a Rahner. Povero san Giovanni Battista, ancora non conosceva il capitolo 8 dell’Amoris Laetitia Qualcuno potrebbe obiettare: ma è passato tanto tempo! Certo, è passato tanto tempo, ma anche in quel tempo -come nel nostro- due più due faceva e fa quattro, e quindi anche in quel tempo e nel nostro tempo il bene è il bene e il male è il male.