Martedì 18 giugno scorso sono stato in pellegrinaggio a Orvieto per una visita alla Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, nella quale non ero mai entrato nei miei precedenti sessanta e oltre anni di vita. Premetto che per entrare occorrono 5 euro, che ti consentono inoltre l'accesso ai vari Musei annessi alla Cattedrale - e va beh, chiudiamo un occhio per i 5 euro - colpisce l'imponenza interna del luogo, soprattutto se pensi che Orvieto, dopotutto, è un paese che conta meno di ventimila abitanti. Il punto, però, non è questo: a un certo punto noto che nelle cappelle che si aprono lungo le navate laterali, mancano gli altari, scatto un paio di fotografie, poi chiedo a una suora addetta alla cura del luogo chi è stato a dare la disposizione di rimuoverli, mi risponde con una frase sconnessa, dove prima cita il Concilio di Trento, poi il solito Vaticano II, alla fine il senso della frase è che sono stati rimossi perchè da quando ci sono le concelebrazioni gli altari laterali non servono più. Grazie e arrivederci.
Per prudenza, prima di scrivere queste note, controllo il sito dedicato al Duomo di Orvieto, dove alla pagina duomodiorvieto.it/duomo-di-orvieto/linterno si legge quanto segue: "ai fianchi si aprono dieci piccole absidi nelle quali furono costruiti degli altari barocchi, distrutti alla fine del XIX secolo per la volontà di riportare il Duomo alla sua struttura originaria".
Quale che sia la verità storica tra le due contrastanti versioni (rimozione postconciliare o furia iconoclasta di fine 1800), è un pellegrinaggio che merita di essere fatto: al di là del dato storico, artistico e culturale, nel Duomo di Orvieto è conservato il Corporale sul quale si è compiuto, nel 1263, il noto miracolo eucaristico di Bolsena, da cui ha avuto poi origine la solennità del Corpus Domini. Il Corporale è conservato nella omonima Cappella, alla quale si accede (gratuitamente) da un ingresso laterale. Il prezioso reliquiario che lo conservava è stato invece deposto in uno dei Musei cui accennavo in esordio (a soli 5 euro potete ammirarlo).
Luca Ghirardi
e su tutto si staglia l'amato tavolino
RispondiEliminaa me pare un bel altare di pietra, probabilmente un altare antico staccato dal muro
EliminaNon c'è nessun mistero, nessuna verità storica da trovare tra due contrastanti versioni: invece di chiedere alle suore che girano per le chiese, basterebbe saper usare correttamente Internet per cercare le informazioni. Se questo tal Luca Girardi, critico d'arte e architetto/liturgista autodidatta, prima di affrettarsi a scrivere a Messainlatino per fomentare il dubbio che gli altari siano stati demoliti dopo il Concilio Vaticano II, avesse fatto le opportune ricerche, avrebbe scoperto che la versione fornita sul sito del Duomo di Orvieto è confermata dalla cronologia dei lavori in duomo presente in uno studio in formato pdf a cura di un professore della Sapienza reperibile facilmente in rete: la demolizione degli altari risale agli anni 1877-79. E se i redattori di questo blog, prima di pubblicare lettere e articoli provenienti dalla qualunque e ritenuti validi per il solo fatto di tirare in ballo a sproposito il Vaticano II per il solo piacere di parlarne male sempre e comunque a prescindere, si premurassero di fare le opportune verifiche per essere certi di non pubblicare stupidaggini, potrebbero evitare ogni tanto di fare delle brutte figure. L'informazione sulla data in oggetto si trova a pagina 59 del seguente PDF:
RispondiEliminahttps://iris.uniroma1.it/retrieve/e383532c-658a-15e8-e053-a505fe0a3de9/Manfredi_Cronologia-duomo-Orvieto_2020.pdf
Già che ci siamo, vi do un'informazione: l'abbazia di Montecassino originaria fu distrutta dai bombardamenti nel 1944: ve lo dico, nel caso vi sorgesse il dubbio che anch'essa sia stata buttata giù in conseguenza del Vaticano II.
192 minuti di applausi! 👏
EliminaLasciami fare la battuta, il Vaticano II è arrivato DOPO la ricostruzione di Montecassino per ridemolirlo… 😜
EliminaBravissimo anzi super bravo l'Anonino commentatore delle 17,51 di ieri. L'ingenuo autodidatta che vi ha scritto con intento critico avrebbe invece dovuto sapere che tutto quanto concerne il culto eucaristico nel Duomo di Orvieto tutto è rimasto esattamente nelle forme tradizionali per l'edificazione dei fedeli e anche dei turisti ( molte le scolaresche durante l'ano) i quali conseguentemente possono ricevere una bella catechesi sull'Eucaristia e sulla Presenza Reale nel Santissimo Sacramento. Al signor Paolo assicuro infine che dopo la ricostruzione dell'Abbazia di Montecassino tutto è rimasto com'era dopo la consacrazione di quella basilica cattedrale il 24 ottobre 1964 per la mani di San Paolo VI .
EliminaChiesa bellissima, ma viene usata come museo. Solo una cappellina per pregare. Che tristezza. Però fa soldi...
RispondiEliminacaro Anonimo e livoroso prete di Curia, non è con me che te la devi prendere ma, eventualmente, con la suora che ai poveri fedeli come me, che pagano il biglietto per entrare in Cattedrale, danno una versione dei fatti diversa da quella "ufficiale". Certo che adesso, con quella rispostaccia che hai dato, mi hai fatto venire il dubbio che la versione giusta sia proprio quella della suora ...
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