Riceviamo e pubblichiamo: "Il documento del Dicastero per l’Unione dei Cristiani “Il vescovo di Roma” insinua che la Chiesa dovrebbe imparare la sinodalità dagli ortodossi e dai protestanti. Ma il nostro Maestro non è Cristo? Perché dovremmo emulare esperienze fallimentari?". E sulla vicenda Rupnik.
The Catholic Thing – Robert Royal: "Sul giudizio degli altri, vero o falso che sia: “…(Paolo)Ruffini (Prefetto Dicastero della Comunicazione vaticana) sembra non rendersi conto che il suo stesso giudizio (espresso per ben tre volte) secondo cui chiedere tali rimozioni (ndr, delle immagini dell’abusatore seriale Rupnik dal sito del suo dicastero) è "sbagliato" e "non cristiano" è in contraddizione logica con la sua condanna generalizzata del giudizio (ha detto ‘chi sono io per giudicare a Rupnik?’). In questo, segue tristemente l'esempio del suo capo, che parla spesso di non giudicare, ma condanna instancabilmente - a distanza - i rigidi, gli arretrati, i seminaristi che amano le raffinatezze, gli amanti della Messa Tradizionale, gli oppositori dell'aumento dell'immigrazione, ecc.”
QUI e sotto il video integrale".
QUI i post pubblicati sul caso Rupnik da MiL.