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giovedì 11 luglio 2024

Bibbia CEI 2008: “Versetto del Vangelo modificato. L’evidenza di voler sovvertire la tradizione: Matteo 16,18"

Cestiniamo la traduzione del 2008 e torniamo alle traduzioni precedenti!.
Luigi C.


Questo estratto dimostra quanto la traduzione del 2008 sia arbitraria e tendenziosa in quanto al cambiamento.
[...]
Il caso di oggi, poi, coinvolge un versetto, direi, ‘iconico’ nel frasario cattolico.
Ecco, i neotraduttori sono riusciti a modificare anche questo.
Un po’ come se il proverbio ‘la calma è la virtù dei forti’ venisse modificato in ‘la serenità è la base dei coraggiosi’.
Ma, andiamo al sodo e leggiamo il versetto nelle diverse versioni.

CEI 74: “…e le porte degli inferi non prevarranno” (Mt 16,18)

Vulgata: “et portæ inferi non prævalebunt adversus eam” (Mt 16,18)

Martini: “e le porte dell’inferno non avran forza contro di lei” (Mt 16,18)

Ricciotti: “e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18)

CEI 2008: “e le potenze degli inferi non prevarranno..” (Mt 16,18)

Rimaniamo sul lato linguistico:

Il termine in greco è “PULAI”, da “PULE” che significa “porta”, “entrata”.

Il dizionario di greco biblico del Buzzetti indica il termine anche con “potenza”, ma solo come significato figurativo, in riferimento a Mt 16,18. Sottolineo: significato figurativo.

Come sempre Cei 2008 pare debba modificare tanto per farlo.

Voglio citare un parallelismo utile, giusto per non scadere in opinionismi personali.

Apocalisse 3,7 dice:

“Così parla il Santo, il Verace, Colui che ha la chiave di Davide: quando egli apre nessuno chiude, e quando chiude, nessuno apre”

La chiave che viene citata in Apocalisse non è la chiave di San Pietro.

Infatti, indica la “chiave delle chiavi”, quella che ha in possesso Dio e con la quale chiude in eterno le porte dell’inferno.

Per questo la traduzione corretta è: “le porte degli inferi non prevarranno”.

Si indicano le porte che sono state chiuse per sempre da Gesù.

E allora, perché i traduttori della versione 2008 decidono di tradurre con ‘potenze’, dopo che per secoli la traduzione è stata sempre ‘le porte‘?

La risposta è semplice: sono presuntuosi, non sopportano la tradizione e sono convinti che la via migliore sia cambiare i significati a tutti i costi, e di conseguenza la mentalità cristiana.

Quando si dice che ‘il diavolo sta nei dettagli’, penso si adatti perfettamente all’analisi della traduzione biblica del 2008.

Per secoli si è tradotto in un modo – e il caso in esame, per di più, riguarda una frase del Vangelo diventata iconica, così come sempre è stata espressa: con l’espressione ‘le porte’.

Al contrario, la nuova traduzione sceglie un termine diverso, solo per discostarsi dalla tradizione, e, a mio parere, per partito preso.

Il che mi porta, dopo 194 indizi nel mio blog (non sono pochi), a prendere consapevolezza di quanto segue: cestiniamo la traduzione 2008 e riprendiamo in mano le traduzioni precedenti!!!

Investigatore Biblico