Prendendo spunto dal bravo vaticanista Paolo Rodari (QUI e QUI) che è passato, in pochi anni, dalle Messe Tridentine e alle cappe magne a scrivere per La Repubblica prima e ora per Il Manifesto (QUI), in buona compagnia di Andrea Tornielli (e tanti altri), il nostro fondatore Enrico ci segnala questa vignetta a fianco e sotto.
Essa indica bene la discesa verso il modernismo come una scala a gradini, dalla negazione della cristianità, alla non infallibilità della Bibbia, alla negazione dei miracoli, a quella della nascita virginale di Maria, passando alla negazione della resurrezione di Gesù, fino all'agnosticismo e all'ateismo.
O c'è anche una volontà di potere e di portare a casa lo stipendio dai nuovi padroni della new wave ecclesiastica?