Piccole buone notizie dalla spagna.
“Non so che squadra sarebbe Gesù, il Figlio di Maria, quello che lei ci mostra tra le sue braccia. Ma sicuramente anche Gesù vuole essere presente e rendere grazie per questa coppa. Ci aiuta a riconoscere ciò che è veramente importante nella vita e nelle cose”.
QUI Facebook.
Luigi C.
Sir, 3 Giugno 2024
In un giorno importante come il Corpus Domini, il card. José Cobo, arcivescovo di Madrid, ha ricevuto nella cattedrale della Almudena la squadra del Real Madrid, da poco rientrata da Londra dopo aver vinto la XV Champions League. In una cattedrale gremita, come si legge sul sito della diocesi di Madrid, il cardinale ha sottolineato come tutta la Chiesa “pellegrina di Madrid desideri felicitarsi di cuore per questa coppa e per quello che significa per voi e per la nostra città”.
Il Real Madrid si è recato ieri pomeriggio nella cattedrale di Nuestra Señora de la Almudena per offrire alla patrona della capitale spagnola la 15ª Champions League vinta a Londra contro il Borussia Dortmund.
“Complimenti per l’impegno profuso e per il lavoro di tutta la squadra, dei tecnici e di tutta la società. Lo sport è un mezzo per esprimere i propri talenti, ma anche per costruire la società. Lo sport, infatti, ci insegna il valore della fratellanza. Perché in campagna non contano l’origine, la lingua o la cultura di una persona Ciò che conta è l’impegno e l’obiettivo comune”, ha affermato l’arcivescovo di Madrid.
A tutti i giocatori del Real Madrid, il card. Cobo ha evidenziato che “essere campioni è un privilegio, guadagnato fatica dopo fatica, ma come vedete è anche una responsabilità personale e sociale”. Dalla Chiesa di Madrid “vi mettiamo ora con grande affetto sotto il manto e lo sguardo della Vergine dell’Almudena, patrona di questa Madrid che vi portate nel cuore. Ella si prende cura e, come una buona madre, intercede per i suoi figli, credenti e non credenti. Sempre da qui benedice e accoglie le preghiere e le speranze di quanti guardano a lei e di quanti ricercano profondamente il senso profondo della vita”.
“Non so che squadra sarebbe Gesù, il Figlio di Maria, quello che lei ci mostra tra le sue braccia. Ma sicuramente anche Gesù vuole essere presente e rendere grazie per questa coppa. Ci aiuta a riconoscere ciò che è veramente importante nella vita e nelle cose”.
Infine, l’arcivescovo di Madrid ha affermato che “Maria accoglie accoglie questa coppa e la rende una benedizione per voi, le vostre famiglie, per i tifosi madrileni e per tutti coloro che apprezzano il buon sport che aiuta a costruire un mondo migliore, senza guerre e violenza. Con lavoro e impegno di squadra. Attraverso la vostra disciplina e l’impegno, avete raggiunto questo grande obiettivo. E questo rappresenta un messaggio di speranza cruciale, soprattutto per i giovani”.
Al termine del suo discorso, il card. Cobo ha chiesto a tutta la squadra di continuare a giocare “un buon calcio per tutti, che la Vergine vi protegga, vi benedica e si prenda cura di voi perché sia una benedizione di speranza e di amore per tutti. Grazie per giocare così”.