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lunedì 13 maggio 2024

Orrori architettonici… e dove trovarli #188 a Grosseto

Chiesa parrocchiale della Santa Famiglia dell’ing. Enzo Pisaneschi (anno 1989).

Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Grosseto, ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

Lorenzo

Descrizione: La Chiesa della Santa Famiglia sorge a nord di Grosseto ed è la risposta al desiderio del Vescovo Adelmo Tacconi di realizzare una nuova parrocchia in un quartiere che alla fine degli anni ’70 stava nascendo. Il titolo “Santa Famiglia” fu scelto dall’assemblea del primo convegno ecclesiale (10-12 settembre 1979) e l’erezione canonica avvenne il 1º novembre dello stesso anno. Il cantiere fu aperto il 10 marzo 1983 e la chiesa venne consacrata il 9 aprile 1989. Dal punto di vista architettonico l’edificio si presenta come una grande cupola a cui sono collegati gli altri corpi del complesso parrocchiale su progetto dell’ingegnere Pisaneschi. La copertura cupola emisferica è solcata da sedici scanalature che si annullano sul colmo, trentadue finestroni continui su piani radiali provvedono all’illuminazione dell’ambiente. La chiesa è stata concepita interamente in conglomerato cementizio bianco a vista con forma sinuosa così da imporsi sulla regolarità degli edifici circostanti. Il complesso ha circa una superficie di 1.100 mq ed è costituito da quattro nuclei emergenti da una piastra alla quale si accede da una scalinata a due rami che indirizza al protiro d’ingresso della zona di culto. Alla piastra si accede anche mediante una rampa carrabile per disabili. Internamente, nell’area presbiterale, si colloca l’altare in marmo con alle sue spalle la sede anch’essa in marmo e l’ambone con basamento in marmo su cui poggia una scultura bronzea. Il campanile di forma tronco conica compenetra nel protiro a pianta circolare.
Le fondazioni in cemento armato sono costituite da trave ad anello.
Nel pavimento dell’aula, in calcestruzzo seminato, si alternano corone circolari concentriche di aggregati bianchi e neri. L’area presbiterale ha una pavimentazione in marmo nero rialzata di due gradini dal livello dell’aula.
Il campanile di 49 metri di altezza, è di forma tronco conica cava con scanalature che creano feritoie d’ombra in contrasto con il bianco dei pieni. La parte terminale è costituita da porzioni di archi circolari convergenti nell’apice a sorreggere una sfera. Si accede alla cella campanaria mediante una scala elicoidale in cemento armato aggettante dalla superficie interna.
La copertura dell’aula è del tipo a cupola realizzata in cemento armato con costoloni che si vanno a ricongiungere nel colmo in una trave anulare. Conglomerato perfettamente impermeabile per il manto della cupola.
La struttura è in cemento armato, i corpi di fabbrica sono concepiti come normali strutture intelaiate. Il corpo di fabbrica della zona di culto è costituito da sedici telai radiali collegati da travi ad anello e da un solaio in laterizio e cemento armato gettato in opera.
L’aula è stata concepita come un grande ambiente a pianta circolare senza alcun pilastro interno e quindi con copertura a cupola.
L’impianto strutturale è realizzato in cemento armato con copertura a cupola emisferica solcata da sedici scanalature che si annullano sul colmo.

Descrizione tratta dalla pagina chieseitaliane.chiesacattolica.it.

Fotografie degli esterni:











Fotografie degli interni:



4 commenti:

  1. Bellissima! Sembra una specie di brutalismo fantastico. La cupola ricorda quella della basilica di Lourdes. Spero di poterla visitare presto. Questa è proprio magnifica.
    Grazie per averla proposta.

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  2. No vabbe dai, vi siete sbagliati. Questa è una moschea!

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