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AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

venerdì 24 maggio 2024

Difesa della Messa Tradizionale: 139ª settimana. Nuove manifestazioni di preghiera davanti agli uffici dell'Arcidiocesi di Parigi #traditioniscustodes #NDC2024

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

139ª SETTIMANA: LE SENTINELLE CONTINUANO LA LORO PREGHIERA PER LA DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE DAVANTI ALL'ARCIDIOCESI DI PARIGI

Mentre dico queste parole, i pellegrini di Notre-Dame de Chrétienté sono già in marcia verso Chartres. E vi sono 18.000. Molti non hanno potuto registrarsi perché, come l'anno scorso, gli organizzatori hanno dovuto chiudere le iscrizioni al raggiungimento del numero massimo. "Ma allora, chi sono questi camminatori di Dio e questi testimoni del cristianesimo?", si chiede padre Danziec nell'editoriale de L'Homme Nouveau del 15 maggio 2024? Sono cattolici. Nient'altro che cattolici. Non cattolici separati, ma cattolici a pieno titolo, che aspirano semplicemente a diventare sempre più integrali, con l'aiuto della grazia di Dio. » (Notre quinzaine : Catholiques, un point c’est tout ! - L'Homme Nouveau). La stragrande maggioranza di loro sono giovani (l'età media dei pellegrini è di 20 anni). Provengono da tutti i ceti sociali, tradizionalisti “ufficiali” o tradizionalisti lefebvriana, praticanti “ordinari”, bi-ritualisti, nuovi convertiti, in cammino verso la conversione.
E che cosa fanno? Pregano. Partecipano alla messa. Fanno penitenza. La penitenza di camminare e anche la penitenza sacramentale: sulla strada verso Chartres, dalla messa dell'alba del sabato a Saint-Sulpice al pontificale nella cattedrale di Beauce, le confessioni non cessano mai.

E per forza delle cose la stampa ne parla. La stampa amica: Valeurs Actuels, 16 maggio; France Catholique, 16 maggio (La grande épopée du pèlerinage de Chartres - France Catholique (france-catholique.fr)); con questa grande novità: la messa della domenica di Pentecoste sarà trasmessa su Cnews. Ma anche la stampa cattolica non tradizionale (Famille Chrétienne, La Croix, Le Pèlerin), e questa rientra ormai nel contesto del pellegrinaggio. Si sentono costretti a parlare del fenomeno, della sua importanza, della giovinezza dei partecipanti. Con reazioni di due ordini:

- Stupore per il modo di fare: “la tradizione attira i giovani”. “Come spiegare un successo simile”, si chiede Christophe Chaland su Le Pèlerin del 15 maggio? In dieci anni, il Pellegrinaggio Tradizionalista ha visto raddoppiare i suoi membri, espandendo il suo pubblico a un nuovo pubblico. Nel contesto di una crescente domanda spirituale delle nuove generazioni” (https://www.lepelerin.com/religions-et-spiritualites/lactualite-de-leglise/pelerinage-de-chartres-18-000-fideles-reunis- ce -weekend-perché-tale-successo-9566).

- Tentativi di relativizzare il fenomeno: i giovani hanno bisogno di punti di riferimento; molti partecipano sia alla Messa tradizionale che alle nuove Messe ben celebrate quando non hanno altra scelta. Con inviti all'"apertura" alla tradizione (i preti pellegrini non possono dire la messa ordinaria, "ti lamenti di ciò che non sai e non ti riguarda" di Le Pèlerin, che cita l'indicibile storico Paul Airiau spiegando che gli organizzatori dei pellegrini sono terribili attivisti di una riconquista tradizionale, dimenticando che chi va a Chartres va lì per ritrovare lo spirito tradizionale di Chartres... altrimenti andrebbe altrove... uniamoci in una liturgia diversa "senza pregiudizi politici" , predica Marie Izoard in Famille Chrétienne "Tradis" en France : l'esprit d'unité de la Pentecôte (famillechretienne.fr)).

La vera lezione però si coglie in... La Croix del 16 maggio (Pèlerinage de Chartres : « Peut-on “en finir” avec les tradis ? » (la-croix.com)), che a aperto le sue pagine al Pe. Pierre Amar, prete molto classico della diocesi di Versailles, uno dei fondatori del sito Padreblog. In un articolo intitolato Pellegrinaggio di Chartres: “Si può porre fine ai tradis?”, mette il dito dove fa più male: “Sono molti, e probabilmente anche a Roma, che credono che si debba finire con i tradizionalisti. Considerata l’età media delle assemblee nelle messe di San Pio V ma anche la generosa accoglienza della vita in questo ambiente, è difficile pensare che il fenomeno tradizionale scompaia nel breve o medio termine. Anche se avrebbe dovuto risolvere una volta per tutte la “questione tradizionale”, il fatto è che il motu proprio Traditionis Custodes di Papa Francesco non ha fermato la tendenza che possiamo osservare almeno in alcuni paesi: la partecipazione alle messe tradizionali è in aumento, leggero ma significativo, i seminari continuano a riempirsi (compreso quello di Écône), le scuole indipendenti continuano a svilupparsi sempre di più. Ma, soprattutto, si vede un cambiamento anche nel modo di essere tradizionale: se per molto tempo è stato un movimento un po' chiuso su se stesso, il tradizionalismo tende a diventare una corrente all'interno della Chiesa di Francia. Diventa addirittura un luogo (tra altri) dove si ficcano le proprie radici spirituali, e una corrente che ora partecipa, a vari livelli, alla formazione di buona parte della gioventù cattolica. »

È necessario sottolineare che il nunzio apostolico in Francia, l'arcivescovo di Parigi e la maggior parte dei vescovi di Francia sono lettori quotidiani di La Croix?

Coraggio dunque, cari amici, voi che vegliate e date testimonianza a Quimper, ogni martedì alle 19, davanti all’episcopio, a Parigi, 10 rue du Cloître-Notre-Dame, davanti agli uffici dell'arcidiocesi, da questo martedì (e non lunedì, in questa settimana di Pentecoste) a venerdì, dalle 13 alle 13,30, nella chiesa di Saint-Georges de La Villette, il mercoledì alle 17, davanti alla chiesa Notre-Dame du Travail, la domenica alle 18:00