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mercoledì 24 aprile 2024

Paganesimo: un rito indiano alla Messa crismale della Diocesi di Superior negli Stati Uniti

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera numero 1028 pubblicata da Paix Liturgique il 22 aprile.

L.V.


La Diocesi di Superior, nel Wisconsin, ha i suoi complessi. Probabilmente è per questo che la sua Messa crismale – inspiegabilmente spostata alla festa di San Giuseppe, il 19 marzo 2024 – comprendeva inizialmente un rito sciamanico indiano, con una strega che suonava il tamburo attorno all’altare e altri nativi americani che danzavano attorno ad esso, nella Cathedral of Christ the King (!).

Come spiega il sito Riposte Catholique (8 aprile 2024),

l’ennesima iterazione della lettera apostolica Desiderio desideravi sulla formazione liturgica del popolo di Dio ha avuto luogo durante la Messa crismale della Diocesi di Superior, nel Wisconsin, nella Cathedral of Christ the King. Un rito indiano – con quattro donne native americane che danzavano intorno all’altare e un’altra che fungeva da stregone con un tamburello – si è svolto intorno all’altare all’inizio della Messa crismale del 19 marzo 2024, spostata per qualche motivo alla festa di San Giuseppe (le Messe crismali sono state celebrate in giorni diversi dalla mattina del Giovedì Santo, ma sempre come parte della Settimana Santa), davanti a un pubblico insolitamente anziano per gli Stati Uniti.
È stata una scena che ha sconvolto la gente ben oltre gli Stati Uniti. Nel video postato online sul canale YouTube Superior Catholics [QUI: N.d.R.] questo momento è al minuto 8:50; l’anno scorso, secondo il sito della Diocesi di Superior, si era già svolto «il tradizionale preludio di preghiera con tamburi e danze dei nativi».
Dall’inizio del 2016, mons. James Patrick Powers è il Vescovo di Superior – undicesimo vescovo della Diocesi, è originario della Diocesi ed è stato Parroco delle Parrocchie di Rice Lake, River Falls, Webster, Crescent Lake, Danbury, Solon Springs, Minong, Gordon, Dobie, Birchwood et Haugen, poi è stato amministratore diocesano dalla partenza di mons. Peter Forsyth Christensen, il precedente Vescovo, verso la Diocesi di Boise City (Idaho).

Aveva studiato diritto canonico alla Saint Paul University a Ottawa, in Canada – forse questo spiega perché le eresie moderniste erano così radicate in questo Paese e hanno portato il Cattolicesimo locale quasi all’estinzione.

Come in Europa e in Canada, modernismo significa declino

Aveva sessantadue anni quando è stato nominato Vescovo – e ora ne ha 71. A quel tempo, la Diocesi di Superior contava 77.200 Cattolici su una popolazione di 464.000 abitanti, serviti da 74 sacerdoti, 68 diaconi permanenti e 81 religiosi incardinati. Nel 2020, i Cattolici saranno 69.000, serviti da 60 sacerdoti incardinati, 66 diaconi permanenti e 62 religiosi, il che rappresenta un calo del 10 per cento del numero di fedeli in sette anni e del 18 per cento del clero.

Tuttavia, le statistiche della Diocesi stessa indicano 64.000 Cattolici nel 2018, per 60 sacerdoti (e 11 fidei donum). Nel 2022, i diaconi permanenti saranno 70, di cui 16 in pensione. In altre parole, tra il 2013 e il 2018, tra un decimo e un sesto di Cattolici in meno. L’affluenza piuttosto anziana alla Cathedral of Christ the King di Superior suggerisce che il declino continuerà.

La Diocesi di Superior copre il nord-ovest del Wisconsin ed è nota per essere molto modernista. Quando nel 2012 è stata introdotta una Santa Messa tradizionale da un sacerdote di stanza a Mellen, dopo anni di richieste, era l’unico sacerdote biritualista della Diocesi e i fedeli non potevano credere ai loro occhi. Questa Santa Messa tradizionale è cessata dopo il suo trasferimento in un’altra Parrocchia, sei mesi dopo, e ad oggi non sembrano esserci altre Sante Messe tradizionali – ma la richiesta c’è, visto che una Santa Messa tradizionale si tiene in una comunità dell’area di Superior, ma sul versante del Minnesota, a Duluth.

Il Wisconsin è uno degli Stati USA più colpiti dalla dittatura woke

Indiana, sacrilega e femminile, questa sottomissione della Diocesi di Superior ai riti pagani risponde a diversi requisiti «woke», imposti duramente da minoranze attive, in particolare nelle università, nei tribunali e nei servizi pubblici degli Stati nord-occidentali degli Stati Uniti, e in particolare negli Stati di Washington (Seattle) e Oregon (Portland).

Ciononostante, nel 2022 lo Stato del Wisconsin è entrato nella top 10 degli Stati più «woke», in particolare dopo che il Governatore ha dichiarato che la fondazione degli Stati Uniti è «orribile» e si è espresso a favore di restrizioni sull’armamento dei cittadini – subito dopo aver concesso a seicento persone condannate per violenza il diritto di tenere le loro armi, agli insegnanti di scuola che «i genitori non potevano conoscere l’identità [sessuale] dei loro figli», per non parlare di ciò che veniva loro insegnato, e una Bibbia è stata mangiata (!) da studenti di estrema sinistra durante una manifestazione. Di fronte alle pressioni, la Diocesi di Superior ha chiaramente scelto di sottomettersi.


La forte reazione di mons. Carlo Maria Viganò, la risposta verde della Diocesi di Superior

Con la sua solita mancanza di diplomazia – sorprendente per un ex Nunzio apostolico – mons. Carlo Maria Viganò, Nunzio apostolico emerito negli Stati Uniti d’America, ha reagito alla Messa [QUI: N.d.T.]:

La Messa crismale, spostata arbitrariamente al 19 Marzo, solennità di San Giuseppe, è un compendio degli orrori liturgici più abominevoli che la «chiesa» conciliare ha originato sin dal principio.
La cerimonia sciamanica, all’inizio della funzione, costituisce un atto sacrilego che profana la Cathedral of Christ the King della Diocesi di Superior (Wisconsin) nel giorno in cui si consacra il Santo Crisma. Ciò rende responsabile mons. James Patrick Powers, che presiede al rito, di un gravissimo sacrilegio e dello scandalo dato ai presenti. Questo non è un Successore degli Apostoli, ma un servo della Massoneria. Il modo in cui celebra la Messa rivela la sua totale alienità ai Divini Misteri. Uno squallido funzionario della religione ecumenica, ligio esecutore dei desiderata di Santa Marta.

In una lettera datata 5 aprile [QUI: N.d.T.], mons. James Patrick Powers si è commosso per «dichiarazioni infiammatorie» dell’ex Nunzio apostolico, sottolineando che

È da tempo tradizione della Diocesi di Superior onorare il patrimonio dei nativi americani prima delle principali celebrazioni diocesane. In effetti, questa tradizione è stata portata avanti durante la mia ordinazione e l’insediamento come Vescovo di Superior. Mons. Carlo Maria Viganò era presente a quella cerimonia e negli ultimi otto anni non ha mai espresso alcuna preoccupazione riguardo a quella cerimonia a cui ha partecipato come Nunzio apostolico.

Tuttavia, quando si tratta del sacrilegio nella cattedrale, mons. James Patrick Powers non ha nulla da dire – andate avanti, non c’è nulla da vedere.

Un Vescovo anti-aborto, ma favorevole alla dichiarazione Fiducia supplicans sul senso pastorale delle benedizioni

Mons. James Patrick Powers ha accolto con favore il controverso testo della dichiarazione Fiducia supplicans sul senso pastorale delle benedizioni. In una dichiarazione, ha spiegato al suo clero che

Questa presentazione definisce ulteriormente l’insegnamento della Chiesa sulle benedizioni e, in questo contesto, consente al clero di offrire una benedizione alle persone che hanno relazioni omosessuali o matrimoni irregolari. […]
La benedizione è semplicemente un incoraggiamento alle persone coinvolte affinché siano aperte all’amore di Dio e trovino gioia nella loro chiamata alla santità.

In prima linea nella questione degli abusi, nel 2022 la Diocesi di Superior ha pubblicato un elenco dei nomi di ventitré sacerdoti noti per aver subito abusi sessuali – una pratica comune per le Diocesi della costa orientale degli Stati Uniti e del Canada.

Ciononostante, nel 2022 ha tenuto l’omelia della manifestazione pro vita del 22 ottobre, dove ha mostrato un forte impegno per la difesa della vita:

«Veniamo a celebrare il dono della vita. Veniamo per rispondere alla chiamata del nostro Dio. Veniamo per impegnarci», ha detto mons. James Patrick Powers […].
«La scelta di essere qui è una dichiarazione a favore della vita», ha affermato mons. James Patrick Powers. […]
«Non ci ricorderemo mai abbastanza», ha detto, «non proclameremo mai abbastanza che siamo creati a immagine e somiglianza di Dio. Creati per la santità, per amore e per una missione».
Facendo riferimento al Salmo 139, che parla dell’essere uniti nel grembo della madre e di come ogni persona sia fatta in modo meraviglioso, il Vescovo ha aggiunto: «Agli occhi del nostro Dio, tutta la vita è sacra… Tu e io siamo sacri… C’è un piano per ognuno di noi… Ogni persona che è mai stata, chiunque sarà e purtroppo per ogni persona che avrebbe dovuto essere».
«In questo mondo post-Roe», ha dichiarato mons. James Patrick Powers [alludendo all’inversione della giurisprudenza della Supreme Court of the United States Roe contro Wade del maggio-giugno 2022: N.d.R.], «dobbiamo aggrapparci sempre di più a queste verità del nostro Dio».

Altri riti indiani alla Messa crismale della Diocesi di Sault Sainte Marie in Ontario

Secondo il sito Catholic Register, la Messa crismale della Diocesi di Sault Sainte Marie in Ontario, Canada – che comprende molte popolazioni aborigene e si trova 400 chilometri a est della Diocesi di Superior – conteneva anche riti pagani indiani, tra cui danze. Altrettanto inspiegabilmente, la Messa si è tenuta il 13 marzo, ben prima della Settimana Santa.

La Messa crismale celebrata a Wiikwemkoong ha incluso molti elementi indigeni, dato che la liturgia viene celebrata lì da molti anni.
Le preghiere di ringraziamento Ojibwe [tribù di nativi americani: N.d.T.] sono state incorporate dopo la proclamazione del Vangelo e la consacrazione, c'è stata una purificazione durante il rito penitenziale e la processione dell’offertorio è stata accompagnata da un canto con tamburo a mano, eseguito dalla musicista locale Danielle Roy.
«La liturgia ha incorporato elementi dell’eredità indigena in modi che sono stati usati in questa comunità per decenni», ha detto mons. Thomas Edward Dowd.

Mons. Thomas Edward Dowd è l’ex Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Montréal dal 2011 al 2020. Il 22 ottobre 2020, papa Francesco lo ha nominato Vescovo della Diocesi di Sault Sainte Marie ed è stato intronizzato nella Pro-Cathedral of the Assumption a North Bay il 17 dicembre 2020.

Al mattino, durante l’incontro informativo che ha preceduto la Messa crismale, il Vescovo e il pubblico hanno ballato le danze indiane:

i ballerini hanno mostrato le danze locali e poi tutti, su incoraggiamento di mons. Thomas Edward Dowd, sono stati invitati a partecipare.
«La gente è stata invitata a ballare, come in un powwow [raduno dei nativi americani: N.d.T.]. Quindi, la danza intertribale, beh, noi eravamo le tribù. Ci siamo alzati, tutte le tribù della terra, si potrebbe dire», ha detto mons. Thomas Edward Dowd.
«Sono andato al microfono e ho detto: “Se il Vescovo può ballare, potete ballare anche voi”».
«La danza conclusiva era una danza rotonda, quindi un sacco di persone si tenevano per mano e ballavano in cerchio. È stato molto divertente».

Nel 2022, la Diocesi di Sault Sainte Marie contava 130.000 Cattolici per 410.000 abitanti (32 per cento), il 21 per cento in meno di Cattolici rispetto al 1966 (165.000), quando la popolazione era inferiore del 5 per cento. I sacerdoti diocesani sono 77 e i religiosi 16: la metà rispetto al 1980 e due terzi in meno rispetto al 1966. I religiosi di entrambi i sessi sono ancora 119, l’87 per cento in meno rispetto al 1966. È anche terra incognita per la Santa Messa tradizionale: la più vicina è a Sudbury, in una Diocesi vicina.

Riflessioni di Paix Liturgique

  1. E tutto questo mentre i Cattolici che vogliono vivere la loro fede cattolica al ritmo della liturgia tradizionale della Chiesa romana sono perseguitati come se fosse un veleno dottrinale.
  2. Questa situazione sorprendente, che si riscontra tanto negli Stati Uniti d’America quanto in Europa, ci porta a porci una domanda reale: queste persone hanno la fede cattolica? Eppure le «autorità» le lasciano fare, come se le loro azioni fossero quelle che ci aspettiamo.
  3. La buona e la cattiva notizia che emerge da questo rapporto è che, come nel nostro caso, i pazzi spariranno… speriamo al più presto, sapendo che stanno mettendo in campo tutte le loro energie.

3 commenti:

  1. "che danzavano intorno all'altare"...a questo serviva l'altare (una volta!) spostato dalla parete, per danzarci intorno ed invocare gli dei della terra?

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  2. Ormai, non vi è più rispetto di nulla. Gli altari sono divenuti dei palcoscenici teatrali. Povere chiese, luoghi in cui è presente Cristo nel tabernacolo.

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  3. ma queste cerimonie (riti?) non potrebbero almeno tenerle fuori dalle chiese ma soprattutto "scorporarle" dalle Messe?

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