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martedì 30 aprile 2024

CORSO. DAL 3 MAGGIO ORE 21. "Il Seicento a Bologna" con Beatrice Buscaroli

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

DAL 3 MAGGIO ORE 21
Il Seicento a Bologna. con Beatrice Buscaroli

l corso si propone di delineare la storia del classicismo bolognese dalla cosiddetta "riforma" dei Carracci alla Fondazione dell’Accademia degli Incamminati. La necessaria presa di posizione sulla correttezza della rappresentazione delle immagini sacre in arte aveva portato ad una lenta ma inesorabile chiusura dell’ultimo Manierismo. I tre Carracci a Bologna furono i primi a cogliere questo messaggio e a riproporlo nelle arti.

Da ciò derivò il fulgore e la straordinaria varietà delle scuole che, richiamando decine di artisti, portarono al classicismo cristiano che per due secoli dominò la pittura dell’arte europea.

Dai Carracci discese la pittura di Guido Reni e di Guercino, fino ad avviarsi ad una fine che somigliava agli inizi di una nuova era.
Il corso sarà articolato in 3 lezioni di 1 ora e 30 minuti ciascuna. Le lezioni si svolgeranno dalle ore 21:00 alle 22:30.
La data di inizio del corso è il 3 maggio 2024.

PROGRAMMA

LEZIONE 1 – Dalla riforma dei Carracci ai nuovi principi in pittura
QUANDO: 3 maggio 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30

LEZIONE 2 – Guido Reni e Guercino
QUANDO: 10 maggio 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30

LEZIONE 3 – L’organizzazione della bottega e uno sguardo verso il futuro
QUANDO: 17 maggio 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30


LA DOCENTE

Prof.ssa Beatrice Buscaroli

Beatrice Buscaroli Fabbri, storica dell’arte, è stata curatrice delle Civiche Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara dal 1994 al 1998, e direttore artistico dello spazio Lamec di Vicenza. Insegna storia dell’arte moderna, storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Autrice della monografia su Carlo Cignani e di altri saggi sull’arte bolognese del Seicento (L’inventar nuove maniere dopo tante: norma e comportamento nella pittura bolognese dell’ultimo Seicento; Il Cardinal Farnese e la sua Sala: un ciclo di affreschi per la famiglia e la città), ha curato diverse mostre e i relativi cataloghi, dalla prima rassegna italiana di Max Klinger (Ferrara) ad altre d’arte moderna (Petronio e Bologna. Il volto di una storia, 2001-2002) e contemporanea (Nino Bertocchi; Futurismo. I gruppi Boccioni e Savarè; Réné Paresce; Carlo Mattioli). Collabora a "Il Giornale", "Il Resto del Carlino". Già membro del Comitato Nazionale per il Centenario del Manifesto del Futurismo ha dedicato al Futurismo la cura di diverse mostre (Futurismo veneto, Futurismo in Romagna, Futurismo a Bologna), saggi e articoli.