Facciamo celebrare S. Messe per i nostri cari.
Luigi C.
Il Cammino dei Tre Sentieri, 21 MARZO 2024
Santa Teresina del Bambin Gesù aveva dieci anni ed era gravemente malata e i medici non sapevano cosa fare. Lei stessa racconta in Storia di un’anima:
Un giorno vidi papà entrare nella camera di Maria ove io ero coricata: a Maria dette parecchie monete d’oro con una espressione di grande tristezza, e le disse di scrivere a Parigi e chiedere delle Messe presso Nostra Signora delle Vittore affinché facesse guarire la sua povera figlioletta (santa Teresina). Ah, come mi commossi vedendo la fede e l’amore del mio re caro! Avrei voluto dirgli: ‘Sono guarita!’, ma gli avevo già dato troppe gioie false, e non erano i miei desideri a poter fare un miracolo, perché un miracolo ci voleva per guarirmi. Ce ne voleva uno, e lo fece Nostra Signora delle Vittorie. Una domenica (durante la novena delle Messe), Maria uscì in giardino lasciandomi con Leonia la quale leggeva accanto alla finestra; in capo a qualche minuto mi misi a chiamare a bassa voce: ‘Mamma… Mamma…’. Leonia era abituata a intendermi chiamare sempre così, non ci fece caso. La cosa durò a lungo, allora chiamai forte, e finalmente Maria tornò, vidi perfettamente quando entrò, ma non potevo dire che la riconoscevo, e continuai a chiamare sempre più forte: ‘Mamma’. (…). Non trovando soccorso sulla terra, la povera Teresa si era girata verso la Madre del Cielo (una statua della Madonna), la pregava con tutto il cuore perché avesse finalmente pietà di lei… A un tratto la Vergine Santa mi parve bella, tanto bella che non avevo visto mai cosa bella a tal segno, il suo viso spirava bontà e tenerezza ineffabili, ma quello che mi penetrò tutta l’anima fu ‘il sorriso stupendo della Madonna’. Allora tutte le mie sofferenze svanirono, delle grosse lacrime mi bagnarono le guance, ma erano lacrime di una gioia senza ombre. Ah, pensai, la Vergine Santa mi ha sorriso, come sono felice! Ma non lo dirò a nessuno, perché altrimenti la mia felicità scomparirebbe. Senza alcuno sforzo abbassai gli occhi e vidi Maria che mi guardava con amore, pareva commossa, quasi capisse il favore che la Madonna mi aveva concesso. (…). Vedendo il mio sguardo fisso sulla Vergine Santa, ella pensò: ‘Teresa è guarita!’. Sì, il fiore umile stava per rinascere alla vita, il raggio splendido che l’aveva riscaldato non doveva interrompere i propri benefizi: agì non in modo subitaneo, bensì gradatamente, dolcemente, risollevò il fiore e lo rafforzò a tal segno che cinque anni dopo si aprì sulla montagna benedetta del Carmelo.