Sempre peggio. E da Roma il silenzio.
"Il religioso tedesco si rammarica del fatto che "ci sono ancora persone che dicono che l'omosessualità è un peccato, una malattia o un'aberrazione. Di norma, queste voci la giustificano con la legge naturale o con l'ordine della creazione"".
Grazie a Michelangelo per la traduzione.
Luigi C.
Da Redaccioninfovaticana | 13 marzo, 2024
Markus Fuhrman è uscito pubblicamente nel 2022 e in poche settimane è stato eletto provinciale dei francescani in Germania.
In un'intervista rilasciata al media tedesco Katholisch.de, il francescano racconta di essere stato uno dei 120 membri della Chiesa cattolica in Germania che hanno deciso di partecipare alla campagna #OutInChurch in cui tutti hanno dichiarato di essere gay e membri della Chiesa cattolica. Tra i partecipanti c'erano laici, sacerdoti e religiosi come Markus Fuhrman.
Markus Fuhrman confessa che, durante le discussioni per l'elezione del prossimo provinciale dei francescani in Germania, ha confessato la sua omosessualità ai suoi fratelli della comunità. Nell'intervista rivela che "c'è stato un applauso" tra i presenti quando ha reso noto il suo orientamento sessuale. "È importante per me poter dire onestamente chi sono e cosa sono. E voglio che nella nostra provincia religiosa ci sia un'atmosfera in cui nessuno abbia paura di parlare apertamente del proprio orientamento sessuale", spiega il provinciale francescano.
Riconosce anche che ci sono state reazioni negative alla sua elezione da parte di alcuni membri con responsabilità di leadership o di formazione provenienti da altri continenti. "Hanno chiesto alla direzione generale dell'ordine come potevano ammettermi come superiore provinciale se ero gay", aggiunge Fuhrman.
Il religioso tedesco si rammarica del fatto che "ci sono ancora persone che dicono che l'omosessualità è un peccato, una malattia o un'aberrazione. Di norma, queste voci la giustificano con la legge naturale o con l'ordine della creazione".
Il provinciale tedesco sostiene che "nessuno sceglie il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere" e afferma che "molte persone hanno il dono dell'eterosessualità" e aggiunge che altre persone hanno il dono di essere "omosessuali o bisessuali, transgender o non binarie", per cui "questo dimostra la meravigliosa diversità della creazione di Dio".