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giovedì 7 marzo 2024

Bergamo: la Curia invita i sacerdoti ed i fedeli ad unirsi in preghiera per il Ramadan

«Io sono il Signore tuo Dio: Primo. Non avrai altro Dio fuori di me. Secondo …», così ricordiamo le prime lezioni di Catechismo, ai tempi della nostra fanciullezza, quando a memoria si imparavano i Dieci Comandamenti, che «riassumono la Legge donata da Dio al popolo dIsraele», la quale «traccia, per il popolo eletto e per ciascuno in particolare, il cammino di una vita liberata dalla schiavitù del peccato» e «la Chiesa riconosce al Decalogo unimportanza e un significato basilari. I cristiani sono obbligati ad osservarlo» (Catechismo della Chiesa Cattolica - Compendio, numeri 436 e 439).
Altri tempi, quando si imparavano queste formule a memoria ed i bambini più fortunati già le avevano apprese in famiglia senza dover attendere l’istruzione catechetica in Parrocchia!
Altri tempi… ora anche il Primo Comandamento cade sotto i colpi apparentemente inesorabili dell’idolatria ammantata da «dialogo interreligioso», ma non più sostenuto da qualche setta, bensì addirittura da un ufficio della Diocesi di Bergamo, il cui Direttore, su carta intestata e con tutta l’ufficialità, scrive ai sacerdoti – il giorno «23 Shaʿbān 1445» (l’intestazione della lettera reca proprio la data così espressa) – per informarli «dell’inizio del mese di Ramadan, mese sacro per i musulmani», che «quest’anno cade, a Dio piacendo,» (con la «D» maiuscola? quale dio?) «tra l’11 marzo e il 10 aprile».
E da qui è tutto un fiorire di «dialogo interreligioso» per promuovere «iniziative di conoscenza reciproca, di condivisione ed anche di collaborazione con le comunità musulmane organizzate presenti sul territorio».
Ma non pago, ecco che si raggiunge l’apice con la più incredibile proposta rivolta ai Parroci: sostenere la catechizzazione e la conversione all’unico vero Dio (quello con la «D» maiuscola)? Giammai! La proposta «di informare la tua comunità di questo momento, invitando i fedeli anche ad una preghiera» e «domenica 10 marzo potrebbe essere occasione opportuna per questo ricordo, anche in una preghiera dei fedeli durante la celebrazione comunitaria».
Ecco, nella quarta domenica di Quaresima (la domenica «Lætáre», proprio quella in cui nel Breviario si ricorda la liberazione di Israele dalla schiavitù egiziana e la liberazione del popolo cristiano dalla schiavitù di satana e del peccato), durante la Santa Messa, uniamoci tutti insieme in preghiera per l’inizio del Ramadan!
E poi condividere con i musulmani il rituale pasto serale (ifṭār) che interrompe il digiuno (ah, ma i Cristiani sarebbero in Quaresima… roba da «indietristi» e «pelagiani»!) per «favorire la reciproca conoscenza e collaborazione tra i fedeli cristiani e musulmani».
E se non fosse ancora chiaro l’atto di sottomissione, la lettera si conclude con l’invito «a estendere l’augurio di Ramadan Karim anche da parte mia ai musulmani presenti sul territorio della tua parrocchia».
Tutto ciò dopo che – recentemente sempre a Bergamo – in una chiesa parrocchiale si è svolta una cerimonia in onore di due demoni pagani del culto azteco (QUI e QUI su MiL) ed in attesa di trasformare le chiese ormai desolatamente vuote (ma non quelle in cui si celebra la Santa Messa tradizionale, chissà perché) in moschee (orientate verso la Mecca, ça va sans dire).

Invitiamo i nostri lettori, soprattutto della Diocesi di Bergamo, a scrivere un appello – con doveroso ed irrinunciabile rispetto – a mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo, affinché disponga la riformulazione della lettera in conformità alla Dottrina cattolica, inviandolo alla Segreteria vescovile segrvesc@curia.bergamo.it o alla Curia Diocesana info@diocesibg.it.

Luigi C.


Ai sacerdoti della Diocesi di Bergamo

Carissimo don
mi permetto di disturbarti lungo il tempo di quaresima con questa lettera, per informarti dell’inizio del mese di Ramadan, mese sacro per i musulmani, mese di digiuno e di preghiera, tempo forte per la promozione della propria pratica religiosa, ma anche di festa e di condivisione: quest’anno cade, a Dio piacendo, tra l’11 marzo e il 10 aprile.
Fin dall’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza del dialogo interreligioso per dare futuro ad una società come la nostra, sempre più caratterizzata da pluralismo culturale e religioso: “Questo dialogo interreligioso è una condizione necessaria per la pace nel mondo, e pertanto è un dovere per i cristiani, come per le altre comunità religiose” (EG 250). Così anche nei gesti, come la firma di un documento condiviso con l’Imam di Al-Azhar ad Abu Dhabi, o piuttosto l’appello ribadito a conclusione della Fratelli tutti: “Come leader religiosi siamo chiamati ad essere veri “dialoganti”, ad agire nella costruzione della pace non come intermediari, ma come autentici mediatori.” (FT 284)
Ormai da tempo, il mondo che ci circonda sembra esser sempre più segnato da conflitti che hanno nella motivazione religiosa uno degli elementi forti: si pensi alla situazione in Ucraina, o piuttosto la situazione della Terra Santa. Eppure proprio in quel contesto il card. Pizzaballa non cessa di far risuonare il suo appello al ruolo del dialogo interreligioso come uno degli elementi imprescindibili e chiave di volta per il superamento di queste conflittualità.
Per tutto questo, penso che sia importante, da parte mia, scriverti per sottolineare l’inizio del mese di Ramadan come occasione opportuna di incontro interreligioso: da anni l’Ufficio del Dialogo Interreligioso promuove iniziative di conoscenza reciproca, di condivisione ed anche di collaborazione con le comunità musulmane organizzate presenti sul territorio. Ti propongo dunque di informare la tua comunità di questo momento, invitando i fedeli anche ad una preghiera, in vista di una realizzazione continua di tutte le dimensioni che compongono l’umanità voluta dal Creatore e di crescita continua nel dialogo tra i popoli e le diverse fedi. Penso che domenica 10 marzo potrebbe essere occasione opportuna per questo ricordo, anche in una preghiera dei fedeli durante la celebrazione comunitaria.
Desidero anche rilanciare l’opportunità di vivere momenti di incontro durante il mese di Ramadan, come l’Ifṭār condiviso, iniziativa che da anni l’Ufficio Dialogo interreligioso sostiene, momento di condivisione della rottura del quotidiano digiuno. Organizzato da Associazioni o Centri Culturali musulmani, in collaborazione con le Parrocchie e gli Oratori, penso possa favorire la reciproca conoscenza e collaborazione tra i fedeli cristiani e musulmani, nonché concittadini dello stesso luogo. Qualora tu fossi interessato, ti confermo la disponibilità da parte mia e degli operatori dell’Ufficio ad accompagnare iniziative simili, nel momento organizzativo come anche nello svolgimento, per quanto ci è possibile.
Invitandoti a estendere l’augurio di Ramadan Karim anche da parte mia ai musulmani presenti sul territorio della tua parrocchia, ti ringrazio per la disponibilità, dandoci nuovamente appuntamento per la fine di Ramadan, occasione in cui portare gli auguri del nostro Vescovo e quelli di Papa Francesco.

Don Massimo Rizzi
Ufficio per il Dialogo Interreligioso

27 commenti:

  1. Quelli che Dio vuole perdere li fa impazzire.

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  2. Poveretti, bisogna capirli! Sperano che, facendo così, gli islamici, quando saranno maggioranza relativa e prenderanno il potere, almeno li sgozzino per ultimi.

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  3. Raccapricciante. Non capisco la libertà di cui godono certi “ consacrati” e non ci sia una voce che invochi provvedimenti. Dio ci liberi da chi sta vendendo la Chiesa.

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  4. Se non si ha fede in Cristo e nella sua rivelazione può succedere questo ed altro.

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  5. Mi piacerebbe sapere se, gli Islamici, a loro volta, preghino durante la Santa Quaresima... Il dialogo interreligioso nel rispetto delle reciproche posizioni è in sé cosa positiva, tuttavia "conditio sine qua non" è la reciprocità. Questo non mi pare che avvenga...anzi... Purtroppo il grosso problema è che noi cristiani (almeno in molti) hanno perso la Ragione della propria Fede, hanno abbandonato quel sano Amor sui che, dovrebbe difendere, conservare e tramandare la propria Fede, legata ad una ricchezza unica ed inimitabile (se conosciuta e vissuta). Occorre studiare, indagare il proprio credo, per essere forti e consapevoli non tanto nel percorrere cociate, ma per saper affrontare una sana e doverosa apologetica nel rispetto delle idee e della ragione che, unite alla nostra Fede di Cristiani Cattolici si trasforma in Verità.

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  6. https://www.lifesitenews.com/it/news/vescovo-strickland-peccato-grave-biglietti-aborto/

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  7. Ve li immaginate i primi cristiani a comportarsi così con i pagani? A rallegrarsi con loro in occasione delle loro feste? Essi hanno pagato con il sangue la loro fedeltà alla Verità!!

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  8. Una volta, a scuola, insegnavano la comprensione del testo. Nella lettera non c'è scritto di pregare il Dio musulmano né di pregare insieme ai musulmani (tanto meno di pregare lo stesso Dio), ma c'è solo l'invito a ricordare nella preghiera dei fedeli l'inizio del Ramadan e pregare per "la crescita continua del dialogo tra i popoli e le diverse fedi". E comunque, anche se avessero detto di pregare insieme, avrebbero preso esempio da papa Wojtyla ad Assisi e Benedetto XVI a Istanbul. Non ricordate nemmeno la storia recente della Chiesa e del papa che tanto idolatrate perché vi aveva concesso di dire la "messa in latino". Per il resto, la lettera invita ad incontri di reciproca conoscenza con gli islamici, cosa da voi stigmatizzata, perché avete la testa nel Medioevo e vorreste tornare alle Crociate, non accettando il Vaticano II e il concetto di dialogo interreligioso portato avanti dai Pontefici post-conciliari.

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    1. Finalmente qualcuno che capisce l’italiano e, come di conseguenza, interpreta in modo corretto il contenuto della lettera. Grazie.

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    2. La Chiesa Cattolica NON deve dialogare, ma DISPUTARE (che è cosa ben diversa).
      La Chiesa Cattolica deve evangelizzare, non inginocchiarsi dinanzi ai potentati e chiedere perdono come ha fatto qualche pontefice, sconfessando crociate e magistero solenne, prendendo ordini da "fratelli maggiori" e da eretici vari.

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    3. San Michele arcangelo non dialoga con il demonio, lo combatte. San Giorgio non dialoga con il drago, lo combatte.

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    4. non capire nulla non solo dell'Incarnazione del Verbo e delle sue conseguenze, ma nemmeno d'un post d'un blog, e sentirsi comunque in dovere di pavanare la propria incontinente incapacità cognitiva sbrodolando un record di idiozie in meno di dieci righe..

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    5. Paradossalmente l'anonimo delle 18:07 ha ragione

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  9. Proprio a Bergamo, dove nell’ultimo mese sono stati eliminati i due terzi delle Sante Messe tradizionali

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  10. Ciò che fa rabbrividire sono le corrette citazioni di papa Francesco e del card. Pierbattista Pizzaballa: se sul primo è inutile aggiungere, il secondo è il noto curatore fallimentare della comunità cattolica in Terra Santa a favore dell’islam

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    1. Pizzaballa è una brava persona. Il contesto in cui opera non lo aiuta, anche perché i cristiani palestinesi spesso sono cristiani per modo di dire.

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    2. Le pecorelle seguono il loro pastore: «A sacerdote santo corrisponde un popolo fervente; a sacerdote fervente un popolo pio; a sacerdote pio un popolo onesto; a sacerdote onesto un popolo empio. In coloro che vengono generati nello spirito, c’è sempre un grado di vita in meno» (Dom Jean-Baptiste Gustave Chautard, L’Anima di ogni Apostolato). Il card. Pizzaballa sarà pure una «brava persona», ma è anche un efficiente curatore fallimentare del Patriarcato di Gerusalemme

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  11. TODOS, TODOS, TODOS CI PORTERA' ALLA DISFATTA DELLA CHIESA. MA COME E' POSSIBILE CHE SI E' GIUNTI A CIO'?

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  12. NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI ME

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  13. Proprio nella Diocesi di Bergamo, dove in tre settimane hanno abolito quasi tutte le Sante Messe tradizionali, ora invitano ad unirsi in preghiera durante la Messa per il Ramadan!

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  14. Vogliamo parlare della sparizione della croce cristiana sulla chiesa francese, in occasione delle competizioni sportive, per non offendere le altre religioni rinunciando alla propria?

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  15. Io sono il signore Dio tuo non avrai altro Dio. In fuori si me 🙏

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  16. Se un mio dipendente ,qualora ne avessi uno, compisse un reato lavorando per me io sarei tenuto a risponderne. Se tanti miei ipotetici dipendenti compissero dei reati ed io non intervenissi sarei loro complice.Una valanga di peccati contro lo Spirito Santo e la Chiesa Cattolica ......

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  17. Come Inquinare le acque e scoprire l’acqua calda . Perdonate il mese di Gennaio ha la settimana di preghiera per l’ unità dei cristiani. Quindi di che cosa stiamo parlando? È inutile diminuire il nutrimento del corpo, quando l'anima non si allontana dal peccato.
    S.Leone

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  18. Sta gente non ha mia letto il Quran, e se l’avessero letto non hanno capito nulla!

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  19. Se avessi l'opportunità, con molto risperro domandare a questi presunti cattolici,di presentarsi nei paesi di religione musulmana o islamica che sia. Queste proposte verrebbero accolte o sareste massacrato. Come spesso avviene l'uccisione di persone di religione cristiana cattolica. Spesso sono state pubblicate notizie di distruzione di chiese.Domano,come mai! Quando donne non mussulmani,che si recano nei paesi musulmani per forza maggiore dovranno indossare il velo. Mentre,le donne musulmane in Italia continuano a indossare il velo o addirittura con burka. Non rispettando le conseguenze e abitudini italiani. Lo potranno fare perché le autorità italiani non hanno a cuore le nostre tradizioni. Continuando di questo passo verrà il giorno che i musulmani diventeranno maggioranza e importando le loro abitudini. Questo,si verifica con il bene placido delle istituzioni civili e religione cattolica cristiana. Sembrerebbe che si sta realizzando,quanto riportato nellapocalisse e da qualche secolo anche dai vegenti alle quale gli parlava la SANTA VERGINE MARIA. I più noti sono: BERNARDETTA
    luogo dell'apparizione LURD e la MADONNA viene citata MAdonna di LURD, successivamente l'apparizione a FATIMA ,a MEGIUGORIE e molte apparizioni in molte parte del mondo. Quindi si potrà ritenere che tutta la gerarchia ecclesiastica incominciando da Bergoglio, non rappresentano la fede della sposa di nostro SIGNORE GESUCRISTO, ma professano la fede un'altra fede cioè una nuova universale negando CRISTO,che si fatto serpente e la Maria un'altra cosa. Un giorno,tutti I distruttori della fede ci sarà il verdetto del purgatorio o addirittura l'inferno.

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione