Mt 19,12: "Vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno di Dio".
I sacerdoti devono essere celibi, una santa tradizione della Chiesa cattolica d'occidente.
Luigi C.
Il Cammino dei Tre Sentieri, 27 GENNAIO 2024
Dal “Catechismo della crisi della Chiesa” di don Matthias Gaudron FSSPX, n.79
Essendo un altro Cristo (alter Christus), il sacerdote deve appartenere interamente a Gesù Cristo. Come ogni giorno sale all’altare per offrire il sacrificio dell’amore divino, così deve anche offrire il proprio cuore a Dio in un amore senza riserve. Una ulteriore ragione è che il sacerdote deve essere a disposizione di tutte le anime, come padre e fratello di tutti: cosa che sarebbe notevolmente ostacolata se dovesse prendersi cura della propria famiglia.
(…).
Il celibato è senz’altro un sacrificio, ma il sacrificio è la legge della vita naturale (su questa terra non si può scegliere niente senza, per il fatto stesso, rinunciare ad altro) e ancor più della vita e della fecondità soprannaturali. Come Cristo ha riscattato il mondo con la sua passione, così il sacerdote non potrà veramente essere fecondo per la Chiesa e per la salvezza delle anime se non vive una vita di sacrificio. La nostra epoca, che tende a vedere nell’amore puramente umano e nella sessualità l’unica gioia della vita, ha anzi, sotto questo profilo, ancora più bisogno dell’esempio dei sacerdoti e di religiosi che gli ricordino dei valori e degli ideali più elevati.
(…).
In cielo non ci sarà più matrimonio (cfr.Matteo 22,30), perché tutti vivranno nell’amore totalizzante di Dio, che per le anime consacrate è già su questa terra, per loro libera scelta, il solo amore. Il celibato scelto in questa vita per amore di Cristo, quindi, è come un’anticipazione dell’amore di Dio della vita eterna.