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martedì 13 febbraio 2024

L’Arcivescovo di Milano dialoga pubblicamente con tre «Gran Maestri» massonici: come è possibile?

Quando ci è capitata sotto gli occhi la locandina non ci volevamo credere (in fondo oggi è Mardi Gras, ultimo giorno di Carnevale e si sa… ogni scherzo, anche di non buon gusto, vale!), poi abbiamo fatto qualche ricerca e la notizia è verificata (QUI sul sito degli organizzatori e QUI sul sito dell’obbedienza massonica del Grande Oriente d’Italia, che definisce l’incontro «storico […] Un importante momento di dialogo che permetterà a religiosi e massoni di confrontarsi liberamente»).
Venerdì, a Milano, si terrà una conferenza in cui mons. Mario Enrico Delpini, Arcivescovo metropolita di Milano, si confronterà (meno che) «alla pari» con ben tre «Gran Maestri» massonici.
L’incontro è organizzato dallassociazione denominata Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa, fondata nel 1987 e le cui finalità statutarie (QUI) sono, tra le molte: «promuovere, organizzare, gestire attività educative, di istruzione, formazione, ricerca scientifica di particolare interesse sociale, nonché attività culturali di interesse religioso e civile; promuovere la cultura della pace tra i popoli; promuovere e tutelare i diritti umani, civili, sociali e religiosi; promuovere e svolgere la ricerca, lo studio e il discernimento, fornire informazione e consulenza sulle religioni, le sette e la fenomenologia a esse correlata, a livello culturale, religioso, scientifico e sociale» (vedasi sotto la  voce «Neoumanesimo»).
Tra i suoi vertici – come risulta dal sito internet, sul cui effettivo aggiornamento nutriamo qualche riserva – si contano alcuni sacerdoti, religiosi e chierici: a partire dal presidente padre François-Marie Dermine O.P. (Ancona) e dal consigliere spirituale don Battista Cadei (Bergamo, che però ci risulta deceduto il 7 luglio 2022) e poi mons. Oliviero Faustinoni (Brescia), don Giuseppe Mihelcic (Trento), don Marco Spadaccini (Perscara), don Vincenzo Rossi (diacono di Gubbio) e don Annunziato Di Stefano (diacono di Reggio Calabria).
Sede della conferenza è la Fondazione Culturale Ambrosianeum, fondata nel 1948 – tra gli altri – dal card. Alfredo Ildefonso Schuster O.S.B., Arcivescovo metropolita di Milano (predecessore di mons. Delpini) e dal ven. prof. Giuseppe Lazzati, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Che qualcosa (anzi, ben più di qualcosa) non quadri già si capisce chiaramente dalla presentazione descritta sulla locandina, che esordisce: «Questo Seminario si propone di far conoscere il pensiero di due realtà, Chiesa Cattolica e Massoneria, che sono state spesso in conflitto tra loro»: FALSO! La Chiesa Cattolica e la Massoneria sono state, sono e saranno sempre e necessariamente in conflitto ed antitetiche.
E poi continua, precisando che «Chiesa Cattolica e Massoneria […] sono state spesso […] su posizioni morali, spirituali e sociali non condivise»: FALSO! Le posizioni morali, spirituali e sociali della Chiesa Cattolica sono state, sono e saranno sempre necessariamente fondate su valori antitetici (e non semplicemente «non condivise») con la Massoneria.
E già questo basterebbe a far prendere immediatamente le distanze da questa conferenza; ma i problemi crescono proseguendo la lettura della locandina: «La Massoneria verrà illustrata dai Gran Maestri delle tre obbedienze italiane più significative:
- Grande Oriente d’Italia (GOI) fondato il 20 giugno 1805;
- Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori (GLDI-ALAM) fondata nel 1910 da un nucleo di massoni che in precedenza aveva lasciato il GOI;
- Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI) fondata il 17 arile 1993 da alcune logge staccatesi dal GOI.
La posizione della Chiesa Cattolica verrà presentata da alcuni cattolici (un vescovo, un sacerdote e un laico) che già in altre occasioni hanno approfondito il tema del Seminario».
Punto? Punto. Gran titoli e financo gli anni di fondazione delle «tre obbedienze italiane più significative» (rappresentate da Stefano Bisi, GOI, Luciano Romoli, ALAM, e Fabio Venzi, GLRI), seguite da un laconico «alcuni cattolici (un vescovo, con l’iniziale rigorosamente minuscola, a differenza dei Gran Maestri, al quale è stato graziosamente concesso un «indirizzo di saluto», un sacerdote e un laico, quest’ultimo con un mini-intervento di dieci minuti)» in rappresentanza della Chiesa: i primi tre raccattati per la strada fuori dalla sala sede della conferenza? Forse è ciò che pensano gli organizzatori di mons. Mario Enrico Delpini, Arcivescovo metropolita di Milano, Roberta Grillo, scrittrice, e padre Zbigniew Suchecki O.F.M.Conv., professore alla Pontificia Facoltà teologica San Buonaventura - Seraphicum?
Non sufficientemente paghi, scorriamo il programma della conferenza e ci accorgiamo che il «gran finale» cattolico è affidato a due prelati ben noti: mons. Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia accademia di teologia, il famoso «prete cantante» delle cui celebri intemerate MiL si è spesso occupata (QUI), ed il card. Francesco Coccopalmerio, Presidente emerito (sulla locandina è erroneamente indicato come in carica) del Pontificio consiglio per i testi legislativi, considerato molto vicino al card. Theodore Edgar McCarrick (ora dimesso dallo stato clericale dopo le accuse di molestie omosessuali) e coinvolto nelle rivelazioni di mons. Carlo Maria Viganò su presunti festini gay in Vaticano, che durante la sua attività non brillò certo per ortodossia (tra i molti, QUI e QUI).
Verrebbe tanto da sperare che, passato il Carnevale, questa notizia si riveli una burla di pessimo gusto e quindi domani ci sia la smentita da parte degli organizzatori (e di mons. Mario Enrico Delpini), ma per l’Arcidiocesi di Milano sarà Carnevale fino a sabato…
Ricordiamo che, sin dal 1738 (bolla In eminenti apostolatus specula), la Chiesa Cattolica vieta l’appartenenza alla Massoneria «sotto pena di scomunica per tutti i contravventori, come sopra, da incorrersi ipso facto, e senza alcuna dichiarazione, dalla quale nessuno possa essere assolto, se non in punto di morte, da altri all’infuori del Romano Pontefice pro tempore», divieto e condanna confermati fino al Codice di diritto canonico del 1917 e poi ribaditi con la Dichiarazione sulla Massoneria della Congregazione per la Dottrina della Fede del 25 novembre 1983: «Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò liscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione. Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra stabilito, e ciò in linea con la Dichiarazione di questa S. Congregazione del 17 febbraio 1981».

L.V.


8 commenti:

  1. Sarà importante che qualche teologo e giornalista cattolici con competenze in campo vadano al convegno per ascoltare se si rimane nel solco della fede o se si cade nell'irenismo, sincretismo...
    Preghiamo per la nostra conversione, perchè la Chiesa rimanga la Sposa di Cristo e perchè i cari framassoni si convertano a Lui... è l'unica via... la conversione di tutti a Cristo!

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  2. Ma pure il GRIS? Era un gruppo di lavoro importante per individuare e mettere in guardia dall'ingresso nelle sette, soprattutto da parte dei giovani. Non mi capacito un cedimento del genere.

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  3. Vi è incompatibilità assoluta fra Chiesa Cattolica e Massoneria, ma quest'ultima collabora da sempre col Modernismo, che ha purtroppo occupato la Chiesa.

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  4. Ormai mons. Delpini ha provato di tutto pur di fregiarsi dell’agognatissima berretta cardinalizia. Chissà se questo atto di accondiscendenza possa finalmente fargli raggiungere l’obiettivo

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  5. Te pensa....con tutta la confusione ci mancavano proprio certe aperture, specie a noi popolo lavoratore.
    Che la Vergine Santissima protegga i Suoi figli lontani da lucifero

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  6. Articolo fortemente prevenuto, in cui non si vede neanche un briciolo di Vangelo. E’ questa la radice di tutti i mali, che certi esponenti delle gerarchie cattoliche hanno dimenticato il Vangelo.

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  7. Ma proprio non vogliono accettare la verità eterna del Vangelo?!.."... le porte degli inferi NON PREVARRANNO"!

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  8. Che scempio, ci mancava pure il dialogo con i frammassoni.Per fortuna che ancora che c'eè qualcuno assennata che giustamente è contrario a tale follia. E pensare che un tempo i papi la condannavano come nemica della Chiesa e la scomunica per chi vi aderiva e santi del calibro ad es. come San Gaspare Del Bufalo e San Pio da Pietrelcina (la definiva la setta infame) li convertivano ai massoni, ora invece......

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