Abbiamo appreso dalla sala stampa vaticana (qui) che il Santo Padre ha nominato un amministratore apostolico, sede vacante, per la diocesi di Mar del Plata nella persona di S. E.R. Mons. Ernesto Giobando.
Fin qui la notizia non avrebbe particolare nulla di particolare se non fosse che tra il mese di dicembre 2023 e gennaio 2024 ben due vescovi nominati hanno rinunciato all'incarico ancora prima di prendere il possesso della diocesi.
Infatti, il 21 novembre 2023 il Papa nominava vescovo mons. José María Baliña (qui) tuttavia il 13 dicembre 2023 lo stesso rinunciava all'incarico per problemi alla retina e per il "peso dell'incarico", contestualmente veniva nominato Mons. Gustavo Manuel Larrazábal (qui) in precedenza vescovo ausiliare di San Jaun de Cuyo.
Ieri 17 gennaio 2024, con grande sorpresa, si è appreso dalla Sala Stampa che anche quest'ultimo ha rinunciato all'incarico per il diffondersi di voci su presunti abusi di potere e molestie sessuali, nonostante la nunziatura, come mostra la foto, avesse dichiarato piena fiducia nel presule.
Una glossa: se mons. Larrazábal ha problemi di "molestie", non va bene come Vescovo effettivo ma come Ausiliare sì? I poveri fedeli di di San Jaun de Cuyo se lo devono tenere?
Ci si chiede quale sia il criterio seguito per queste nomine, se sono effettivamente controllati e verificati i candidati oppure, come purtroppo sembra ultimamente avvenire, affidate al mero arbitrio.
QUI Matteo Matzuzzi su X: "Terzo vescovo in tre mesi per la diocesi di Mar del Plata. Dopo la rinuncia di mons. Baliña (problemi alla retina e per "non aver bene compreso" il peso della nomina), ora cade anche mons. Larrazábal, che avrebbe dovuto prendere possesso della sede sabato prossimo.
Motivo? Accuse di "molestie" e "abuso di potere" risalenti al periodo 2007-2013. Solo una settimana fa, la nunziatura in Argentina confermava piena fiducia al vescovo eletto definendo "senza fondamento" "le voci che circolano"".
QUI Franca Giansoldati su Il Messaggero.
Vi terremo aggiornati.
Luigi C.