Vorremmo che qualcuno, delle 80 interviste che ha rilasciato il Papa, facesse, almeno, queste tre domande: 1 - Santo Padre ci può parlare del suo ruolo nel caso dell'ex gesuita Rupnik? Perché Lei revocò la scomunica a questo sacerdote, nel maggio 2020, e perché tre anni dopo ha deciso di farlo processare per abusi sessuali gravissimi su oltre 20 donne, cose che sono conosciute da qualche anno?
2 - Santo Padre ci può offrire una sua valutazione generale dei veri successi nella lotta contro la pedofilia clericale e contro gli abusi di coscienza e di potere? Oltre alle tantissimi parole pronunciate quale è la situazione concreta sul terreno a partire dal fatto che ogni giorno sulla stampa vengono fuori storie terribili di abusi?
3 - Santo Padre perché lei ha preso contro un cardinale della Chiesa, lo statunitense Raymond Leo Burke, decisioni molto severe e discutibili come, per esempio, togliere la pensione a questo anziano di 75 anni? Si può trattare così una persona perché è critica e dissidente?, Lei sa che questo lo fa il dittatore Ortega, in Nicaragua, ai sacerdoti che non sono suoi sostenitori?".
QUI l'uscita dell'ennesimo suo libro, questa volta un'autobiografia.
QUI i post pubblicati sul caso Rupnik da MiL.Luigi C.
Il Sismografo, 15-12-23
Il Papa ha rilasciato decine e decine di interviste e nessun giornalista ha mai posto liberamente domande su questioni problematiche reali e prioritari. Le regole del gioco hanno sempre impedito fare domande scomode. Francesco parla con la stampa quando lui vuole, come lui vuole, con chi vuole e sulle cose che lui vuole.
(L.B., R.C. - a cura Redazione "Il sismografo") L'ultima intervista rilasciata da Papa Francesco ad una giornalista messicana, Valentina Alazraki, premiata dal Pontefice insieme con Philip Pullella con la Gran Croce dell'Ordine Piano, è stata pubblicata pochi giorni fa. Ovviamente nella conversazione non è stata fatta nessuna domanda su materie di grande attualità, rilevanti moralmente nonché giornalisticamente. Accade con tutti gli interlocutori e in tutte le interviste: si possono fare domande solo su argomenti voluti da Papa Francesco o su ciò sul quale desidera essere interpellato. La stampa per il Santo Padre è uno strumento di governo e di potere e non un mezzo per annunciare il Vangelo. Basta racimolare tra centinaia di domande e di riposte.
Se non è come lui vuole, non c'è intervista. Nessun problema. Tanto l'elenco dei giornalisti che attendono una intervista "esclusiva", a qualsiasi condizione, è lunghissimo e se non vogliono essere cancellati dalla special list, e perdere il posto nella graduatoria, nel frattempo si devono comportare bene e guadagnarsi la possibilità di intervistare Papa Bergoglio.
Questi sono i punti cardini di questa impalcatura mediatica che controlla il Papa, in prima persona e direttamente. Il pensiero, i gesti e le parole di Francesco si amplificano solo da lui stesso.
In modo del tutto approssimativo si calcola che il Pontefice in media ogni anno ha rilasciato 7 interviste a mezzi importanti e di grande circolazione. Francesco dunque nel corso del suo pontificato ha rilasciato almeno 70/80 interviste.
Ora, da un paio di giorni si parla di una seconda intervista per il programma "Che tempo che fa" di Fabio Fazio, domenica 17 dicembre sul Canale 9. Non si sa se l'anticipazione sia corretta o no. Per ora il programma conferma che l'ospite principale è un importante politico italiano. C'è chi dice che forse ci sarà un breve collegamento con il Papa. Altri pensano che si tratta di una registrazione. Fazio avrebbe avuto l'idea di fare un omaggio al Santo Padre poiché proprio domenica 17 dicembre Francesco compie 87 anni.
Al momento tutto è segreto. Nessuna conferma ma neanche nessuna smentita.
L'unica cosa certa sono le domande che nessuno ha mai fatto al Pontefice e che non saranno fatte neanche questa volta.
Per esempio, pensando alle vicende del pontificato solo in questi ultimi 15 mesi, esiste un giornalista capace di porre al Pontefice domande di questo tipo?:
1 - Santo Padre ci può parlare del suo ruolo nel caso dell'ex gesuita Rupnik? Perché Lei revocò la scomunica a questo sacerdote, nel maggio 2020, e perché tre anni dopo ha deciso di farlo processare per abusi sessuali gravissimi su oltre 20 donne, cose che sono conosciute da qualche anno?
2 - Santo Padre ci può offrire una sua valutazione generale dei veri successi nella lotta contro la pedofilia clericale e contro gli abusi di coscienza e di potere? Oltre alle tantissimi parole pronunciate quale è la situazione concreta sul terreno a partire dal fatto che ogni giorno sulla stampa vengono fuori storie terribili di abusi?
3 - Santo Padre perché lei ha preso contro un cardinale della Chiesa, lo statunitense Raymond Leo Burke, decisioni molto severe e discutibili come, per esempio, togliere la pensione a questo anziano di 75 anni? Si può trattare così una persona perché è critica e dissidente?, Lei sa che questo lo fa il dittatore Ortega, in Nicaragua, ai sacerdoti che non sono suoi sostenitori?
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Domenica 17 dicembre, in un'eventuale intervista di Fabio Fazio al Papa - ribadiamo: non confermata - la prima domanda dovrebbe riguardare la vicenda del cardinale Angelo Becciu, mandato a processo con la firma del Papa per peculato, abusi d'ufficio e subornazione di testimone.
La sentenza di questo processo sarà letta domani sabato 16 dicembre. Ciò fa pensare che nell'eventuale intervista resterà fuori un'altra domanda, quella sul "caso Becciu".
Niente di nuovo. Per le cose realmente sostanziali non c'è spazio o non c'è tempo.