Un'altra analisi sull'eretico Fiducia Supplicans.
Luigi C.
Croce Via, SIMON DE CYRÈNE, 23-12-23
Motus in fine velocior: quando una vita umana, o quella di una civiltà, o di un’epoca, o di una cultura, o di una nazione, o di una religione raggiungono la loro fine, e tutte sempre vi si avvicinano, che sia dopo qualche decennio, secolo o millennio, la rapidità con la quale gli avvenimenti si succedono sembra accelerarsi fino all’esito finale.
Da ieri leggiamo nella blogosfera e nei vari media le sante, giuste e cristiane reazioni all’ennesimo blasfemo papale e della sua clicca imperante su quella parte del Corpo Ecclesiale grasso, vigliacco, tiepido e informe che li seguono come pecore al macello infernale. Ormai, quelle pratiche che San Paolo stesso ci aveva detto impedissero l’entrata nel Regno dei Cieli, insegnato da millenni come un peccato contro la Natura umana tale da gridare vendetta ai piedi del Trono di Dio stesso, diventano oggetto di benedizione a fronte di Dio stesso, cioè pratiche che santificherebbero, ovvero che renderebbero simili a Dio, coloro che le praticano.
Inversione totale dell’Insegnamento della Chiesa, Una, Santa, Cattolica ed Apostolica: ben sappiamo chi è l’autore, da sempre, degli insegnamenti i più invertiti contro l’ordine voluto dal Creatore e contro il Sacrificio della Croce del Salvatore: Satana stesso.
Tutte queste persone che reagiscono schiamazzando come anatroccoli fradici vivono però una profonda situazione di dissonanza cognitiva: sono orrificati, a ragione, da tali tipi di affermazioni, credendo che siano una distorsione dell’Insegnamento della Chiesa.
No, non è una distorsione dell’Insegnamento della Chiesa, ma è la nuova dottrina di una realtà scismatica, presente in modo latente da decenni nella Chiesa, ma che ha fatto il suo coming out il 21 luglio 2021 con l’Art. 1 di Traditionis Custodes: una realtà la cui lex credendi non ha nulla a che fare con la Lex Credendi della Santa Chiesa cattolica e che si esprime quindi in una lex orandi ormai formalmente sconnessa da quella dell’Unica Chiesa di Cristo che pienamente sussiste nella sola Chiesa Cattolica.
Ma quest’ultima dichiarazione dell’ormai completamente invertito Corpo Ecclesiale Bergogliano sulla benedizione degli atti omosessuali non è mai che l’ultima dimostrazione, con ormai totale assenza di alcuna cristiana vergogna, che il contesto nel quale questo si svolge è in realtà ESTERNO alla Chiesa Cattolica in quanto tale.
Ma gli stessi anatroccoli fradici si sono svegliati quando un paio di settimane fa Bergoglio ha detto urbi et orbi che la liturgia è stata troppo centrale nella vita del cattolicesimo? Ma chi odia la Liturgia, che è il sacrificio del Figlio al Padre, concreto, tangibile e vivo, Apocalisse viva, se non chi è posseduto da Satana?
Chi adora senza remore una dea pagana sanguinaria e promiscua come la Pachamama sulla tomba di Pietro, se non chi è invasato e si lascia invasare dalle potenze demoniache? Non è questa una lotta tra spiriti del bene e del male, come ci avverte l’Apostolo?
E c’è ancora, ancora più cieco dei ciechi, più imbelle di tutti gli imbelli, chi si immagina che lo scisma non sia stato pronunciato formalmente con l’articolo 1 della Traditionis Custodes, perché questo atto non era canonicamente corretto. Secondo alcuni, perché Francesco possa fare uno scisma che sia uno scisma vero, lo dovrebbe fare secondo le regole canoniche della Chiesa dalla Quale egli si separa: misteri della dissociazione cognitiva.
Ma questo scisma latente da una sessantina di anni ormai si dispiega con tutta la sua forza: nuove dottrine dipinte sul telaio del Corpo Ecclesiale goduriamente peccatore in aperta contraddizione con l’insegnamento della Chiesa, eppure non lo vogliono vedere; malthusianesimo de facto insegnato e promosso nella pratica nelle novelle dottrine sociali, con nuovi peccati ed obblighi, che il Cristo stesso già rigetta, Lui che condannava chi aggiunge nuovi gioghi ai piccoli di questo mondo quando i farisei che li edittano non sono capaci di sopportarli per loro stessi; una nuova messa se possibile sviscerata da quel che ne fa l’essenza e celebrata da non si sa troppo chi in una melassa tra sacerdoti assistenti sociali castrati di vita sessuale e laici frustrati che se la vogliono giocare da parroci e dottori della Chiesa; vescovi e cardinali che tentano di restare fedeli alla Chiesa cattolica messi da parte in tutte le parti del mondo, mentre sono promossi personaggi insignificanti bravi solo a cantarsi ed a suonarsi il famoso tango Besame Tucho, pardon, Mucho, di argentina memoria, ma su una melodia eretica, apostatica, satanica?
Chi, sano di mente, ma soprattutto avente una vita spirituale intensa, di preghiera, di sacramenti frequentati senza sacrilegi, nutrita della Dottrina infallibile del Cristo e della Chiesa, potrebbe affermare che questa realtà che osserviamo in quella parte del Corpo Ecclesiale che segue Bergoglio nel suo scisma sia la Chiesa cattolica?
Grazie a Dio, ormai le iniziative particolari a difesa della Santa Chiesa si stanno sviluppando anche loro in modo sempre più veloce con vescovi, cardinali e soprattutto tanti e tanti laici per sostenerle, coscienti e pronti anche alle persecuzioni che si preparano contro di loro anche da parte degli Stati più sottomessi a Satana: già la Santa Chiesa rinasce rigogliosa, perché martire, tra le pietre del Corpo Ecclesiale sfondato dallo scisma attuale.
Chiaramente, e non è una coincidenza, sembra esserci una concordanza tra la derelizione morale dell’Occidente post-cristiano e post-cattolico e lo sfondamento peccaminoso di gran parte del Corpo Ecclesiale: da un lato è evidente che come il corpo e l’anima sono l’espressione di una stessa realtà vista da due punti di vista differenti, e che quando il corpo va male così anche l’anima e viceversa, così anche succede nella società nella quale viviamo, e cioè se il Corpo Ecclesiale (l’anima) va male, e va di male in peggio da lunghissimo tempo, allora per forza la società umana nella quale si esprime andrà anch’essa di male in peggio e, come circolo vizioso, genera malattie spirituali supplementari al Corpo Ecclesiale stesso e così via di seguito fino al decesso finale, di ambo, il Corpo Ecclesiale in questione e la società alla quale corrisponde.
Se è quindi chiaro perché possiamo ormai parlare della fine della civilizzazione occidentale millennaria, questa ha però formato il cattolicesimo sul suo piano intellettuale: la questione è sapere se è assolutamente necessario, per esprimere la Verità che, per definizione, non può essere cambiata, mantenerla nello stesso scrigno greco-romano. Attenzione però, uno scrigno è solo un contenitore, la pietra preziosa è sempre la stessa, e lo scrigno non può cambiare la natura della pietra preziosa: ciò che è Elezione divina rimane Elezione divina e non può diventare un “diritto umano”; ciò che è peccato che grida al Trono stesso di Dio, non può diventare via di santità e essere benedetto.
A mio umilissimo parere, dobbiamo tornare a ragionare sul reale in quanto tale senza aver paura di utilizzare altri concetti che quelli da noi usati per secoli, in quanto ormai troppo logori ed aventi troppo spesso perso il loro significato nel quadro della nostra cultura contemporanea.
In Pace.