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domenica 31 dicembre 2023

Card. Müller, con Benedetto XVI impossibile benedizione coppie gay #fernández #francesco #fiduciasupplicans #benedettoXVI

Ancora il card. Müller  su Fiducia Supplicans. QUI al TG1.
Ad oggi molti vescovi hanno già dichiarato che non applicheranno il documento vaticano, lo vietano ai loro sacerdoti e rifiutano di impartire le benedizioni indicate dalla Fiducia Supplicans:
QUI l'elenco e QUI gli altri post di MiL su Fiducia Supplicans.
Luigi C.

Dagospia, 31-12-23

“BENEDETTO XVI NON AVREBBE MAI PERMESSO LA BENEDIZIONE DELLE NOZZE GAY” – IL CARDINALE GERHARD MUELLER, OSPITE ALLA MESSA IN MEMORIA DI RATZINGER, NON PERDE OCCASIONE PER SPARARE A ZEROS SU BERGOGLIO: “NON C’È UN MATRIMONIO OMOSESSUALE, QUELLA DI PAPA FRANCESCO È UNA DECISIONE AMBIGUA” – “IL VATICANO NON È L’URSS NÉ UNA MONARCHIA. SI PUÒ AIUTARE IL PAPA SENZA ADULARLO, NON È DIO SULLA TERRA…”


(ANSA) - Benedetto XVI non avrebbe mai permesso la benedizione delle coppie gay. Lo afferma il card. Gerhard Mueller, ex Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, come lo era stato Ratzinger, definendo "ambiguo" il provvedimento deciso dall'attuale guida dell'ex Sant'Uffizio, il card. Victor Manuel Fernandez.

"Con lui Prefetto, e con me Prefetto, non sarebbe mai successo", "non c'è un matrimonio omosessuale, non esiste nonostante tutta l'ideologia corrente, questo è vero e rimane vero" e quella sulle benedizioni, sebbene non liturgiche, è "una decisione ambigua". "Questo non è un buon cammino per risolvere i problemi di oggi, quando ci sono tante lotte contro la famiglia e contro il matrimonio", ha detto a margine di un evento dell'emittente Ewtn, al Campo Santo Teutonico, ad un anno dalla morte di Ratzinger. La Chiesa "dovrebbe evitare questi segnali ambigui".

Car. Mueller, il Vaticano non è né Urss né una monarchia

(ANSA) - La Chiesa ha bisogno di "maggiore unità" ma questo non vuol dire non potere criticare alcune decisioni del Papa che "è un vescovo, non Dio sulla terra". Lo ha detto l'ex Prefetto della Dottrina della Fede, il card. Gerhard Mueller, a margine di un evento su Ratzinger, ad un anno dalla sua morte, organizzato dall'emittente americana Ewtn. "Io non ho criticato lui - precisa Mueller parlando di Papa Francesco - ma ho criticato alcune cose. Io sono un vescovo, non un funzionario di un sistema religioso.

Non siamo in Unione Sovietica, dove decide una sola persona, ma tutti abbiamo la nostra responsabilità. Il Papa ha una responsabilità speciale nella Chiesa ma tutti i vescovi e i cardinali hanno le loro responsabilità, a seconda delle loro competenze". "Il rapporto personale" con Papa Francesco "è molto buono", assicura Mueller ricordando che ha trascorso diversi anni in America Latina.

"Ma penso che il migliore aiuto che possiamo dare al Papa è essere vicini nella verità e nella fede della Chiesa cattolica, non essere suoi ammiratori", "non siamo in una monarchia dove si deve avere una posizione importante nella Corte". Guardando ad un futuro conclave, il cardinale tedesco auspica una figura che non sia divisiva.

"La Chiesa ha bisogno di più unità ma non di una unità fatta di disciplina, di misure, ma unità in Gesù Cristo e nella verità di Gesù Cristo". Tornando alle recenti decisioni della Dottrina della Fede, sui padrini trans o sulla benedizione delle coppie omosessuali, Mueller dice: "Non possiamo cambiare il piano di Dio per la Salvezza e dobbiamo quindi limitare questi segnali ambigui che possono essere falsamente interpretati. Sappiamo che la comunità Lgtb ha già detto: 'è il primo passo'".