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martedì 10 ottobre 2023

Realismo e speranza #dubia

Cari Amici, abbiamo deciso di riprendere questo breve intervento di Aldo Maria Valli, i cui scritti invitano sempre alla lettura. Non senza una certa riflessione: quello che vi proponiamo oggi, infatti, sembra caratterizzato da un eccesso di pessimismo, e quasi indulgere allo zelo amaro. Ci pare una sensazione da correggere (e pensiamo che, in ciò, troveremo il consenso dello stesso Valli): è purtroppo innegabile che esso descriva esattamente la situazione attuale della Chiesa e gli scopi perseguiti dalla piccola minoranza che oggi vi detiene il potere. Ma non ci vediamo un crollo della speranza, che sempre deve animarci, poiché noi sappiamo che non praevalebunt: la speranza, infatti, non consiste nel negare l’evidenza, ma nel confidare con certezza che lalluvione del fiume dell’apostasia non distruggerà la Chiesa di Cristo. E tutto ciò, ovviamente, senza mai venir meno al dovere di resistere.
[QUI i nostri post e la rassegna stampa sui Dubia dei 5 Cardinali sugli errori del Sinodo]

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Appello ai pastori / I “dubia” vanno bene, ma il fioretto non basta più quando il nemico usa la bomba atomica
di Aldo Maria Valli

C’è poco da sottilizzare. Negli ultimi giorni il fiume dell’apostasia, che da tempo scorre nella Chiesa cattolica, ha rotto definitivamente gli argini e siamo stati allagati.

Basta mettere in fila alcuni fatti che parlano da soli. Vado in ordine sparso.

Con la Laudate Deum l’ecologismo stile Agenda Onu 2030 è diventato ufficialmente il contenuto primario del magistero papale (e a presentare il documento il Vaticano invita il docente che vietò l’ingresso alla Sapienza a papa Benedetto XVI).

La castità (vedi risposta del Dicastero per la dottrina della fede al cardinale Duka) è stata eliminata dalle condizioni necessarie perché i divorziati risposati possano accedere alla comunione. È il “liberi tutti”.

Il papa ha reso omaggio pubblico al feretro di un politico comunista e massone, guardandosi bene dal farsi il segno della croce e dal benedire la salma.

Un cardinale di Santa Romana Chiesa ha parimenti elogiato il suddetto politico definendolo un giusto.

Un altro cardinale è intervenuto all’elogio pubblico senza indossare la croce pettorale.

Il Vaticano ha fatto sapere che il papa ha risposto ai dubia dei cinque cardinali, ma non è vero. Ormai a Santa Marta e dintorni si mente sapendo di mentire.

Con il sinodo sulla sinodalità il metodo diventa il contenuto, i pastori devono imparare dalle pecore, il ruolo dei vescovi è compromesso, la gerarchia è scardinata e su tutto domina la volontà del papa dittatore, che usa la sinodalità per poter dire che i cambiamenti sono voluti dal “popolo”.

Si potrebbe continuare, ma questo è il succo.

Il Vaticano è diventato Babilonia, il “papa della misericordia” straparla e spadroneggia infischiandosene di tutto e di tutti, confusione e ambiguità sono alimentate a piene mani, sempre di più e sempre più sfacciatamente.

Ormai è chiaro: non c’è solo volontà di sovversione. Non c’è solo la volontà di adeguare la Chiesa al mondo. C’è odio. Odio per la Chiesa, per la dottrina, per la fede. Una forza demoniaca si è scatenata.

Da battezzato, piango e prego. E chiedo ai veri pastori, a tutti i livelli, di uscire finalmente allo scoperto. Se non siete stati ancora cloroformizzati, se ancora conservate un briciolo di fede, che cosa aspettate? I dubia vanno benissimo, ma non bastano. È come andare in battaglia armati di fioretto quando il nemico usa le bombe termonucleari.

Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

A.M.V.

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