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mercoledì 11 ottobre 2023

Le "perle" della Madre Sinodale spagnola, il capo teologo del cardinale Omella #sinodo

Ovviamente nominata al Sinodo PERSONALMENTE da Francesco (teologa personale dell'Arcivescovo di Barcellona, il Card. Juan José Omella): "si dovrà analizzare anche la realtà delle persone LGTBIQ+, perché molte di loro sono cattoliche come chiunque altro. Tuttavia, in questo tema dovremo aggiungere la realtà LGTBIQ+ che è già all'interno della Chiesa perché, non si inganni nessuno, ci sono religiosi e religiose, sacerdoti, vescovi, cardinali che sono LGTBIQ+ e molti di loro vivono nel timore che la loro condizione sessuo-affettiva sia conosciuta. Dobbiamo aiutarli, perché non si può vivere nella paura per tutta la vita".
Grazie a Michelangelo per la segnalazione e la traduzione.
Luigi

Diego Lanzas, 09 ottobre 2023, Infovaticana

La Comunida dei Lanceros è stupita dalle dichiarazioni della "madre sinodale", la principale teologa del cardinale Omella, Cristina Inogés, in un'intervista pubblicata contemporaneamente su "El Confidencial" e su "Religión Digital". Inogés è una vecchia conoscenza di questa comunità.
Omella e Inogés si sono incontrati nel vescovado di Saragozza, dove Inogés presumibilmente lavora, o lavorava. Sostiene di essere una teologa della facoltà protestante di Madrid, la SEUT, chissà quale facoltà teologica. Come se in Spagna non esistessero facoltà teologiche cattoliche. Ora è diventata uno dei consulenti accademici di coloro che hanno fatto scempio di questo Sinodo in cui tutti parlano di tutto, speriamo non contemporaneamente. La madre sinodale pontifica come se fosse la portavoce stessa del Papa.
Inogés dice proprio all'inizio dell'intervista che "la Chiesa è nata sinodale e laica. L'aspetto laico si è perso molto presto, non appena le figure del vescovo e del sacerdote sono state sacralizzate". È chiaro che ha studiato in una scuola protestante. Non sembra che gli sia stato insegnato che la Chiesa è nata apostolica e sacramentale. Avrebbe dovuto spiegare la sacralizzazione del vescovo e del sacerdote, a causa della sacralità e della sua comprensione di ciò che sono un sacerdote e un vescovo. È logico che un teologo formato in una scuola protestante non abbia chiaro cosa siano un vescovo e un sacerdote. Lutero ha già eliminato il sacramento dell'Ordine sacro nei suoi vari gradi e la successione apostolica.

La teologa di Omella continua con una serie di luoghi comuni che la dicono lunga sulla profondità del suo pensiero. Commenta che "nella Chiesa si vota in molte occasioni: si vota il Papa, si votano i presidenti delle conferenze episcopali, si votano anche gli abati e le badesse...". Naturalmente, ha capito. Ma non sta parlando del suo caso perché non è stata eletta da nessuno con una votazione per essere lì. È stata scelta direttamente, e si può immaginare da chi.

Parlando degli aspetti più importanti che verranno discussi al Sinodo, Inogés afferma che "si dovrà analizzare anche la realtà delle persone LGTBIQ+, perché molte di loro sono cattoliche come chiunque altro. Tuttavia, in questo tema dovremo aggiungere la realtà LGTBIQ+ che è già all'interno della Chiesa perché, non si inganni nessuno, ci sono religiosi e religiose, sacerdoti, vescovi, cardinali che sono LGTBIQ+ e molti di loro vivono nel timore che la loro condizione sessuo-affettiva sia conosciuta. Dobbiamo aiutarli, perché non si può vivere nella paura per tutta la vita". Che grande servizio faresti se dicessi quale vescovo e quale cardinale o quali cardinali sono LGTBIQ+ e perché lo sono!

Per non stancare i nostri pazienti lettori, un'ultima piccola perla: "Non so come o perché Francesco abbia deciso di nominarmi. È stato difficile per me credere che la nomina fosse vera, perché sapevo che i vescovi spagnoli non avrebbero messo il mio nome nella lista delle proposte. Sento una grande responsabilità, non penso in termini di distinzione, e ancor meno in termini di essere la prima donna spagnola a poter votare in un Sinodo. Penso alla schiera di donne che ci hanno preceduto e che hanno cercato di far riconoscere le donne nella Chiesa - alcune a costo della vita - e la cui convinzione e i cui sforzi hanno permesso ad altre di continuare a credere che fosse possibile. Ed è arrivato il mio turno".

Vediamo, signora "madre sinodale". Quale donna è costata la vita perché le donne fossero riconosciute nella Chiesa? Ne citi una e ne spieghi le ragioni. Inoltre, grazie a lei, abbiamo saputo che il Papa si è impegnato a contraddire i vescovi spagnoli scegliendo lei ,(molto sinodale!). Per come stanno andando le cose, nulla ci sorprende.

Diego Lanzas