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lunedì 16 ottobre 2023

Dichiarazione delle donne cattoliche sul “Sinodo sulla sinodalità” #sinodo

Nel recente Catholic Identity Conference tenutosi negli Stati Uniti, la nota vaticanista Diane Montagna ha lanciato la notizia di una Dichiarazione di Donne Cattoliche che pubblichiamo e che si inserisce in quel fronte di resistenza paolina che, sulla scia dei Dubia dei cardinali, si va manifestando sempre più chiaramente contro l'eventualità di cambiamenti nella dottrina e nella disciplina della Chiesa che aprirebbero le porte allo scisma, se non proprio all'eresia. 
"Le partecipanti femminili che Papa Francesco ha nominato e a cui ha dato un voto pari a quello di un vescovo o di un cardinale hanno sostenuto dottrine eretiche e sposano opinioni contrarie alla Fede cattolica. Negli stessi documenti preparatori si insinua l'errore velenoso che i noti peccatori pubblici impenitenti debbano essere "accolti" nella Chiesa senza il pentimento come precondizione della Comunione sacramentale".
QUI i nostri post e la rassegna stampa sui Dubia dei 5 cardinali sugli errori del Sinodo.
Luigi


Nostro Signore Gesù Cristo ha istituito la Chiesa cattolica per essere la "luce del mondo", affinché attraverso i successori degli Apostoli potessimo sentire la Sua voce e tutte le nazioni fossero condotte alla salvezza eterna.
Tuttavia, negli ultimi tempi l'autorità morale della Chiesa cattolica sembra essere stata cooptata dallo spirito del mondo e la sua voce è stata messa a tacere su questioni che minacciano la vita e la salvezza eterna soprattutto dei giovani. Oggi, in alcune nazioni occidentali, bambini e adolescenti vengono mutilati fisicamente con interventi chirurgici di riassegnazione del sesso, farmaci che bloccano la pubertà e castrazione chimica, mentre la confusione viene seminata nelle loro menti e nei loro cuori dallo spirito dell'impurità e dalla cultura della morte. Eppure, molti di coloro a cui è affidata la custodia e la propagazione del deposito della fede sono più preoccupati di accettare in modo "non giudicante" quanti indulgono e promuovono queste pratiche piuttosto che di proteggere gli innocenti dai predatori che cercano di corrompere e distruggere.

Questa resa al mondo sta raggiungendo il suo culmine con l'imminente incontro a Roma chiamato "Sinodo sulla sinodalità". Nei preparativi per questo incontro si è parlato molto del "ruolo delle donne" nella Chiesa. Si è persino suggerito di "riformare" le "strutture" della Chiesa in modo che le donne possano partecipare al "governo" e di prendere in considerazione "l'inclusione delle donne nel diaconato".

Le partecipanti femminili che Papa Francesco ha nominato e a cui ha dato un voto pari a quello di un vescovo o di un cardinale hanno sostenuto dottrine eretiche e sposano opinioni contrarie alla Fede cattolica. Negli stessi documenti preparatori si insinua l'errore velenoso che i noti peccatori pubblici impenitenti debbano essere "accolti" nella Chiesa senza il pentimento come precondizione della Comunione sacramentale. Un tale "benvenuto" assicurerebbe a queste persone solo più terribili tormenti nell’aldilà, come sa chiunque professi la fede cattolica.

Abbiamo anche visto leader della Chiesa e del basso clero disposti a rivedere l'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità e ad approvare la benedizione di unioni innaturali. Purtroppo, Papa Francesco ha nominato alcuni di questi individui in posizioni organizzative chiave o come membri votanti dell'assemblea di ottobre.

Come donne cattoliche che praticano la fede e credono a tutto ciò che insegna la Santa Madre Chiesa, desideriamo essere rappresentate solo dai vescovi, ai quali Cristo ha affidato il governo e la guida della sua Chiesa, e solo nella misura in cui credono e professano la Fede della Chiesa. Coloro che entrano per altre vie sono "ladri e briganti che vengono solo per rubare, uccidere e distruggere" (Gv 10,10). Noi e le nostre famiglie, e di fatto tutti i laici cattolici, abbiamo diritto a una dottrina ortodossa e a una predicazione fedele da parte dei pastori della Chiesa (CIC, can 229 §1).

Pertanto, a quei vescovi, gli effettivi successori degli Apostoli, mischiati nell'assemblea mista di laici ed ecclesiastici che pretende di essere un "Sinodo dei Vescovi" e che presto si riuniranno a Roma, noi sottoscritte donne laiche cattoliche chiediamo di provare che effettivamente continuano a professare la Fede cattolica.

In particolare, chiediamo quanto segue:

Condividete la fede ininterrotta della Chiesa che certe azioni possono essere qualificate come moralmente malvagie in base alla loro natura, indipendentemente dall'intenzione che le sottende o dalle loro conseguenze per tutte le persone coinvolte? (Veritatis Splendor, n. 79 e 82)

Credete nel primato assoluto dell'ordine morale oggettivo, che da solo supera e coordina opportunamente tutte le altre sfere degli affari umani? (Vaticano II, Inter mirifica)

Confermate con il Concilio di Nicea, con San Giovanni Paolo II e con tutta la tradizione della Chiesa che, per legge divina, solo gli uomini battezzati possono ricevere l'imposizione delle mani necessaria per l'ordinazione sacra, cosicché le donne battezzate sono sempre e necessariamente, sotto tutti i punti di vista, da annoverare tra i fedeli non ordinati? (19° Canone di Nicea, Ordinatio Sacerdotalis)

Sostenete l'insegnamento ininterrotto della Sacra Scrittura e della Santa Tradizione secondo cui gli atti omosessuali sono atti di grave depravazione, oggettivamente disordinati e contrari alla legge naturale, che in nessun caso possono essere approvati?
(Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2357)

Sostenete la dottrina secondo cui lo Spirito Santo è stato promesso ai successori di Pietro non perché con la sua rivelazione facciano conoscere qualche nuova dottrina, ma perché, con la sua assistenza, custodiscano religiosamente ed espongano fedelmente la rivelazione o il deposito della fede trasmesso dagli apostoli? (Vaticano I, Pastor Aeternus)

Credete con la Chiesa che la sola fede è insufficiente per ricevere il sacramento della Santissima Eucaristia, e che la confessione sacramentale deve necessariamente essere fatta prima da coloro la cui coscienza è gravata dal peccato mortale, per quanto si ritengano contriti? (Concilio di Trento, Decreto sul sacramento della Santa Eucaristia, canone 11)

Sostenete la dottrina che il carisma della verità, che certamente c'è, c'è stato e ci sarà sempre nella successione dell'episcopato dagli apostoli, è stato dato non perché il dogma possa essere adattato secondo ciò che sembra migliore e più adatto alla cultura di ogni epoca, ma perché la verità assoluta e immutabile predicata dagli apostoli fin dall'inizio non possa mai essere creduta diversa, non possa mai essere compresa in un altro modo? (Pio X, Sacrorum antistitum)

Perché se non credete con la Chiesa su ognuno di questi punti, allora siete falsi pastori che le pecore di Cristo - che ascoltano la Sua voce e Lo seguono - non possono seguire.


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