Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

venerdì 27 ottobre 2023

Breaking: il Papa riapre il processo a Rupnik: per assolverlo o scaricarlo? #rupnik


Una comunicazione della Sala Stampa ai giornalisti di poco fa comunica che il Papa ha deciso sovranamente di derogare alla prescrizione già maturata per il caso di Marko Rupnik (ah, le delizie degli Stati assolutistici e senza le garanzie di base di qualunque rule of law... e poi chiedetevi perché definiamo l'assetto attuale della Santa Sede degno della Corea del Nord).

I lettori memori ricorderanno che l'ex gesuita (ora escluso dall'Ordine) è accusato di 'assoluzione del complice' e abusi sessuali su decine di suore, con tanto di atti sacrileghi sull'altare. Ricorderanno anche che la scomunica irrogata dal S. Uffizio era stata revocata per atto, altrettanto sovrano e arbitrario, di Sua Santità Kim Bergoglio. O almeno così risulta alle nostre autorevoli fonti ("Francesco è il regista di tutto"), nonostante il Santo Padre l'abbia negato.

A quale scopo?

Dalla lettura dello scarno comunicato sopra riportato verbatim (in cui tra l'altro è ancora onorato del titolo di Padre, nonostante come detto l'espulsione dall'Ordine) e l'enfasi sulla 'sofferenza e tutela delle vittime', sembrerebbe mettersi male per lo scomunicato-riabilitato.

Ma le sorprese, in questo tempo di governo ecclesiale opaco ed obliquo, non sono da escludere e chissà che il processo non 'si aggiusti'. "Le gride, a saperle maneggiar bene, nessuno è reo e nessuno è innocente", insegnava Azzeccaburgli. E le gride, all'epoca, lasciavano ogni decisione all'arbitrio di sua eccellenza. Come oggi in Vaticano, insomma.

Intanto apprendiamo ieri che il vescovo di Capodistria il 14 luglio 2023 ha incardinato don Rupnik malgrado, da nostre fonti sicure, la Curia generalizia dei Gesuiti gli avesse inviato tutto il dossier sugli abusi. Franca Giansoldati, nel suo articolo sotto, fa notare giustamente che le pratiche di cambio diocesi (o di incardinazione per religiosi sclaustrati) durano di norma mesi o anni e sono preceduti, a norma del Codice di Diritto Canonico, da controlli sulla credibilità, utilità e moralità del sacerdote che deve essere incardinato, Mons. Bizjak invece ci ha impiegato pochi giorni… 

Qui la Tourn per Il Domani  

Qui Franca Giansoldati su Il Messaggero sulla questione.

Qui  articolo della Winfield per AP news 


QUI i post pubblicati sul caso Rupnik da MiL.

Enrico