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martedì 19 settembre 2023

Il modernista card. Cupich attacca i critici del Sinodo e chiede ai fedeli di essere calmi

La realtà è che non c'è mai stato un Sinodo dei vescovi in cui i laici potessero votare.
I modernisti vogliono che tutto vada secondo i loro desideri.
"vale la pena ricordare che nei precedenti sinodi tenutisi durante l'attuale pontificato si sono verificate situazioni che fanno temere che il prossimo sinodo sia la porta aperta a tutto. È stato Francesco a cambiare le regole al volo al termine del primo sinodo sulla famiglia, inserendo nella Relatio sinodale finale punti che non avevano ottenuto il quorum necessario. Al secondo sinodo, le manifeste e fondate espressioni di preoccupazione per la gestione delle sessioni sono state superate".
Grazie all'amico Michelangelo per la segnalazione e la traduzione.
Luigi

8/09/23; Infocatolica

(CNA/InfoCattolici) Il cardinale afferma che un "sinodo" è una riunione periodica dei vescovi della Chiesa cattolica per affrontare questioni di fede, morale e pratiche della Chiesa. Il sinodo del mese prossimo, il primo dal 2018, affronterà la sinodalità stessa, che il Vaticano definisce in parte come "il coinvolgimento e la partecipazione di tutto il popolo di Dio alla vita e alla missione della Chiesa".
Molti hanno espresso la preoccupazione che il sinodo possa aprire la porta a proposte contrarie alla dottrina perenne e infallibile della Chiesa, come l'ordinazione sacerdotale riservata agli uomini o la condanna delle relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso e delle coppie eterosessuali fuori dal matrimonio.
In una lettera pubblicata il 30 agosto sul giornale dell'arcidiocesi di Chicago, Chicago Catholic, Cupich ha accusato precisamente i critici del sinodo di "alimentare le paure" suggerendo che l'incontro potrebbe "alterare radicalmente l'insegnamento e la pratica della Chiesa".
"La storia ha dimostrato che l'uso di tattiche allarmistiche da parte di coloro che si oppongono a qualsiasi tipo di rinnovamento che comporti un cambiamento non è nuovo", ha detto l'arcivescovo.

E in questo senso ha citato l'avvertimento di San Giovanni XXIII, pronunciato all'inizio del Concilio Vaticano II, di guardarsi dai "profeti di calamità che predicono sempre disastri" nella vita della Chiesa.

I critici del sinodo "travisano totalmente" i suoi obiettivi e le sue intenzioni, ha detto Cupich. I vescovi che parteciperanno all'incontro esamineranno principalmente come i cattolici debbano "rimanere fedeli al piano di Cristo per la Chiesa", ha affermato.

La convocazione del Sinodo da parte di Papa Francesco, ha detto Cupich, è "in linea con la visione dei suoi predecessori" e con il Concilio Vaticano II; il concetto stesso di "sinodalità" "parla di una realtà antica" della Chiesa cattolica.

L'arcivescovo ha citato l'argomentazione della Commissione Teologica Internazionale del Vaticano secondo cui "la realizzazione di una Chiesa sinodale è un presupposto indispensabile per una nuova energia missionaria che coinvolga l'intero popolo di Dio".

"Certamente non c'è nulla da temere", ha detto Cupich.

Un timore fondato

Tuttavia, vale la pena ricordare che nei precedenti sinodi tenutisi durante l'attuale pontificato si sono verificate situazioni che fanno temere che il prossimo sinodo sia la porta aperta a tutto. È stato Francesco a cambiare le regole al volo al termine del primo sinodo sulla famiglia, inserendo nella Relatio sinodale finale punti che non avevano ottenuto il quorum necessario. Al secondo sinodo, le manifeste e fondate espressioni di preoccupazione per la gestione delle sessioni sono state superate.

E dopo il secondo sinodo sulla famiglia, il Santo Padre ha pubblicato l'esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laeitita che, con le domande a cui non ha voluto rispondere e nella forma in cui è scritta, è per molti un attacco frontale alla morale cattolica e, più specificamente, ai canoni del Concilio di Trento sul matrimonio, la confessione e l'Eucaristia.

E durante il sinodo per l'Amazzonia, molti fedeli si sono scandalizzati per gli atti inspiegabili nei giardini vaticani, con la presenza del Papa, di praticare un culto pagano di venerazione della Pachamama.

E infatti, l'attuale sinodo sarà guidato da due cardinali, Hollerich e Grech, che hanno condiviso tesi contrarie alla fede cattolica. Hollerich è favorevole all'ordinazione sacerdotale delle donne, ignorando la sentenza definitiva di San Giovanni Paolo II in materia nella Ordinatio sacerdotalis, e vuole che la dottrina cattolica sulle unioni omosessuali cambi. Inoltre, Grech è favorevole a dare la comunione a chi vive in adulterio e a benedire le coppie omosessuali.

Tutto questo contraddice la tesi del cardinale Cupich. La verità è che ci sono tutte le ragioni per temere che il prossimo sinodo possa essere un ulteriore attacco alla fede cattolica.