Ieri bbiamo dato notizia di come a Torino, alla penuria di sacerdoti (chissà quali saranno mai le cause...?) l'arcivescovo ha deciso di affidare le parrocchie ai laici.
Oggi diamo la notizia che, sempre per lo stesso problema, l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, Mons. Boccardo, è costretto a ridurre le parrocchie: da 71 parrocchie a 16 pievanie.
Il decreto (del 22 luglio 2023) entrerà in vigore il 1° settembre 2023.
Oggi diamo la notizia che, sempre per lo stesso problema, l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, Mons. Boccardo, è costretto a ridurre le parrocchie: da 71 parrocchie a 16 pievanie.
Il decreto (del 22 luglio 2023) entrerà in vigore il 1° settembre 2023.
Il dettaglio di come cambieranno le parrocchie si trova sul sito della diocesi
Roberto
TuttOggi, 22/7/2023 di S. Fratepietro
Per spiegare la decisione – che trasformerà le parrocchie in pievanie -, il presule ha voluto registrare un videomessaggio. Spiegando che alla base del provvedimento ci sono due ragioni. La prima è che “non siamo più in un regime di cristianità”: “siamo di fronte alla necessità di un nuovo sforzo di evangelizzazione“. La seconda ragione “è il calcolo delle forze: per le attuali 71 parrocchie noi abbiamo 29 sacerdoti con meno di 75 anni di età“. “Dunque – ha aggiunto monsignor Boccardo – non si tratta semplicemente di una operazione di ingegneria pastorale, se così si può dire, ma di uno sforzo per l’evangelizzazione tenendo conto delle nostre reali possibilità”.
Molte parrocchie di fatto da tempo non hanno più nemmeno le caratteristiche per essere definite tali, da qui la nascita di un’unica grande parrocchia (16 in tutto il territorio) affidata ad un sacerdote col titolo di pievano e ad altri come membri dello stesso gruppo presbiterale. Accanto a loro ci sarà in futuro anche un gruppo di fedeli laici. Ovviamente cambieranno orari delle messe e delle attività e luoghi.
Il decreto arcivescovile
Nella nota dell’Archiocesi di Spoleto – Norcia viene spiegato che “con apposito Decreto arcivescovile pubblicato sabato 22 luglio 2023, a seguito delle riflessioni e del discernimento dei Consigli Episcopale e Presbiterale e dell’Assemblea del Clero, le attuali 71 parrocchie vengono riunite in 16 nuove parrocchie denominate Pievania, affidate ciascuna ad un parroco chiamato Pievano e ad uno o più sacerdoti insieme, dove possibile, ad un diacono permanente. La costituzione delle Pievanie intende suscitare un rinnovato e autentico slancio missionario, che non sarà garantito semplicemente dall’assunzione di una determinata forma organizzativa, ma dalla capacità delle comunità cristiane di assumere come prioritario questo compito, sapendo ripensare in modo significativo le attività svolte finora, con il fine di dare vita ad una azione d’insieme che investa in maniera adeguata e articolata tutti i diversi livelli della cura pastorale”.
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