Piccole buone notizie da Roma.
Luigi
Informazione Cattolica, Angelica La Rosa, 28-6-23
Non potrà diventare preside della Facoltà di Filosofia e Teologia di Bressanone
Il Dipartimento per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede ha posto il veto al teologo morale Martin Lintner come Preside della Facoltà di Filosofia e Teologia (PTH) di Bressanone (Italia).
Il Vescovo diocesano e Gran Cancelliere dell’Università, Mons. Ivo Muser, ha deciso di non impugnare la decisione del Vaticano.
Invece di prendere atto della saggia decisione del Vaticano, il Congresso delle Facoltà di Teologia Cattolica ha protestato con forza contro questa decisione ed ha espresso la sua solidarietà a Lintner.
Questi pseudo-cattolici, infatti, considerano Lintner un collega molto rispettato e stimato all’interno della facoltà e sostengono che le sue pubblicazioni sull’etica delle relazioni siano un prezioso contributo alla società odierna.
Il Congresso vede nel diniego dell’approvazione un’espressione di sfiducia e controllo, e ritiene che vada contro la libertà accademica e l’autonomia delle istituzioni universitarie cattoliche.
Dal 2011 Martin Lintner è Senior Lecturer in Teologia morale e Teologia spirituale al PTH Bressanone. È membro dell’Ordine dei Servi di Maria e ha ricoperto diversi incarichi di rilievo in organizzazioni teologiche internazionali. La sua ricerca copre argomenti come la moralità sessuale e l’etica animale.
È soprattutto da ricordare che il teologo è favorevole alla benedizione delle unioni omosessuali. Nel 2020, ha dichiarato al New Ways Ministry (portale cattolico LGTBI): «Mi aspetto un dibattito intenso, anche se controverso, all’interno della Chiesa su questo tema. Ma il rifiuto di dialogare da parte del magistero su quanto si è riflesso in termini teologici e teologico-morali, lo considero ora cancellato. La condanna unanime di una relazione omosessuale come peccaminosa non è ovviamente l’ultima parola della Chiesa su questo argomento”.
Sottolineiamo che la legislazione delle università cattoliche prevede che i professori di teologia abbiano bisogno del nulla osta della Santa Sede, il “Nihil obstat”, per ricoprire incarichi accademici. Il Dicastero per la Cultura e l’Istruzione è l’autorità competente incaricata di concedere tale approvazione. È diretto dal cardinale José Tolentino Calaça de Mendonça, che in questa occasione ha tenuto la barra dritta e non si è fatto condizionare dall’ideologia gender imperante, anche in certi settori della Chiesa Cattolica.
Poi ci sono taluni grilli parlanti che su blog farneticanti rivendicano la libertà del teologo di insegnare ciò che non è dottrina cattolica ma le proprie “ricerche” e riflessioni e raccolgono firme per manifestare dissenso; e tuttavia non spendono ipocritamente una parola sulla necessaria adesione al giuramento di fedeltà da loro stessi pronunciato mettendo la propria mano sul Vangelo. Siamo alla fiera della ridicolaggine. Usque tandem? Deus advertat.
RispondiEliminaNon temete... Diventerà sicuramente il successore del neoeletto prefetto del dicastero della dottrina della fede...
RispondiEliminaIo non mi esprimo sul tema della benedizione alle coppie gay e non so se sia giusto negarla o concederla, ma se uno vuol farte di una qualsiasi organizzazione, deve attenersi alle regole di essa, sennò può rivolgersi altrove. Quando quel tale si è fatto prete, sapeva qual era e qual è la posizione in tema di morale sessuale dell'organizzazione in cui chiedeva di entrare; non è che uno può iscriversi all'associazione vegana e poi lamentarsi che non lo lasciano andare al picnic sociale coi panini al salame e prosciutto e gridare all'attentato contro la sua libertà di espressione: le regole sono quelle e le conoscevi prima.
RispondiEliminaNon sai se sia giusto negare o concedere la benedizione alle "coppie" gay?
EliminaIo penso sia sbagliato negarle.
EliminaNon so chi sia responsabile del Dipartimento Cultura e Educazione della Santa Sede, ma mi sa che non resterà responsabile a lungo.
RispondiEliminaDici che verrà misericordiato?
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