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giovedì 8 giugno 2023

Finalmente in italiano: il capolavoro di Réginald Garrigou-Lagrange che ci fa capire il legame tra la mariologia e la vita interiore. #beatamariavergine

Riceviamo la segnalazione della pubblicazione italiana di un capolavoro del grande teologo tomista del secolo scorso, dom Réginald Garrigou-Lagrange. Un'opera importante dall'intenso sapore mariano.
Luigi

Réginald Garrigou-Lagrange, La Madre del Salvatore e la nostra vita interiore (a cura di Alessandro Gaudino, con prefazione di p. Serafino Tognetti e presentazione di Marco Bracchi), Fede & Cultura, 2023. Pagine 384, Euro 29,00. Clicca QUI per acquistare.

Il Novecento non è stato soltanto il secolo del modernismo, dei vari George Tyrrell, Teilhard de Chardin, Karl Rahner, Gustavo Gutierrez, e compagnia cantante. No, il Novecento ha visto anche il fiorire di numerosi santi e di grandissimi teologi che hanno difeso davvero la Tradizione cattolica e hanno dimostrato che le sfide della modernità possono essere accolte, senza per questo tradire il vangelo di Cristo.

Tra questi titani del pensiero cattolico spicca la figura del domenicano Réginald Garrigou-Lagrange

[1877-1964]. Grandissimo tomista, cioè cultore della dottrina teologica elaborata da san Tommaso d'Aquino, il Dottore per eccellenza della Chiesa cattolica, Garrigou-Lagrange è stato uno scrittore prolifico. Le sue opere in francese sono state nel tempo tradotte in numerosissime lingue, tra le quali l'italiano, e la casa editrice Fede & Cultura ha preso a cuore, come una vera e propria missione, la pubblicazione dell'opera omnia di questo "cane del Signore" (così san Domenico Gùzman amava definire se stesso e i suoi figli d'Ordine, per sottolinearne la smisurata fedeltà al Signore).

Appena pubblicata dunque l'ultimissima opera, dal sapore intensamente mariano, com'è tipico di un domenicano autentico: La Madre del Salvatore e la nostra vita interiore. L'opera, con la prefazione di padre Serafino Tognetti, è suddivisa in due parti.

La prima parte è dedicata alla Maternità divina di Maria, ritenuta da Garrigou-Lagrange il dogma principe di tutti i dogmi mariani: è da questo infatti che tutti gli altri titoli che la Chiesa attribuisce a Maria discendono. In virtù della sua predestinazione alla Maternità divina, la Vergine Santa è stata predestinata alla salvezza, in maniera tutta particolare. Tra le altre cose, Garrigou-Lagrange spiega in maniera sublime le ragioni più profonde del perché non solo possiamo, ma dobbiamo prestare "culto di iperdulia", cioè di una venerazione tutta speciale, alla Madonna. E in questo modo il domenicano ci aiuta a rispondere a tutte le obiezioni al culto mariano, ormai provenienti non solo dalle sette non cattoliche, ma anche da dentro la Chiesa, da parte di quei preti e vescovi che, più o meno esplicitamente, ci accusano di prestare "troppo culto" a Maria.

Garrigou-Lagrange ripercorre dunque, rifacendosi abilmente al Magistero della Chiesa, alla testimonianza autorevole della Scrittura e della Tradizione apostolica, oltre che del suo amatissimo Doctor Angelicus, gli eventi della vita di Maria, rileggendoli alla luce di questo particolare privilegio di essere nientemeno che la Madre di Dio.

La seconda parte è invece la parte più mistica del libro, dedicata alla nostra vita interiore, ma che trova ancora una volta nella Maternità Divina di Maria la propria ragion d'essere. Infatti, proprio perché Madre di Dio, Maria è anche Madre della Chiesa, cioè di noi tutti credenti e battezzati. 

Due aspetti non di poco conto, che contribuiscono a rendere questo testo ulteriormente prezioso: anzitutto, questo libro di Garrigou-Lagrange chiarisce perché Maria ha ricevuto (e deve continuare a vedere riconosciuto) dalla Chiesa il titolo di Corredentrice, titolo che fa rizzare i capelli sulle teste di tanti teologi nostrani, più e meno modernisti; in secondo luogo, questo libro mostra perché la venerazione a Maria non può essere dissociata dalla venerazione nei confronti di san Giuseppe, padre putativo di Nostro Signore e - in quanto tale - protettore speciale del suo Corpo Mistico, che è la stessa Chiesa.

Gaetano Masciullo

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