Per le vittime dei nubifragi in Romagna preghiamo e ricordiamole con il nostro amato don Camillo.
Preghiamo e ringraziamo Dio anche per quanti, volontari e non, stanno dando una mano, tutti uniti, ad aiutare e soccorrere quanti son colpiti dalle esondazioni.
Unione e fratellanza proprio come “ai tempi di don Camillo”.
QUI MiL i molti post sul Nostro amato sacerdote, creato dalla penna di Giovannino Guareschi.
Luigi
«Fratelli, sono addolorato di non poter celebrare l’ufficio divino con voi, ma sono vicino a voi per elevare una preghiera verso l’alto dei cieli. Non è la prima volta che il Fiume invade le nostre case.
Un giorno però le acque si ritireranno ed il sole tornerà a splendere, e allora ci ricorderemo dellafratellanza che ci ha unito in queste ore terribili e con la tenacia che Dio ci ha dato ricominceremo a lottare perché il sole sia più splendente, i fiori più belli e la miseria sparisca dalle nostre città e dai nostri villaggi.
Che Iddio vi accompagni, e così sia».
Sotto il video
(Il ritorno di Don Camillo, 1953)
Non vedo commenti dei soliti che fanno polemiche su tante cose. I romagnoli non meritano le nostre preghiere? Oremus
RispondiEliminaQualche volta, parlare serve a poco. 🙂
EliminaBene a saperlo
Elimina.Neanche un commento di cordoglio o di vicinanza agli sfollati o alle vittime. Una desolazione spirituale incredibile. Hanno proprio ragione quelli che dicono che i tradì sono solo pizzi e merletti?
RispondiEliminaForse sono impegnati ad aiutarli, gli sfollati.
EliminaOremus
RispondiEliminaOttimo commento. Riassume tutto.
EliminaRedazione, quand'è che li bannate 'sti troll? La sezione commenti sta diventando indigesta. Capisco l'engagement, l'adsense ecc. però non se ne può più di queste mezze calzette
RispondiEliminaNon leggerli i commenti. Non è obbligatorio.
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