Non siamo su Scherzi a parte, ma ne renderanno conto a Dio.
QUI MiL con mons. Favella
Luigi
26-05-2023, La Nuova Bussola Quotidiana, Borgo Pio
Chissà se mons. Stephen M. Lowe, vescovo di Auckland, in Nuova Zelanda, è più preoccupato del calo dei fedeli o del calo di zuccheri. Si direbbe quest'ultimo, visto il bizzarro ornamento con cui ha celebrato la Messa in cattedrale per gli studenti del Liston College lo scorso 19 maggio.
Il presule e i concelebranti all'altare indossavano una ghirlanda di barrette di Snickers, disposte a mo' di pallio. Il bello è che nella relativa pagina web del College si legge che gli studenti hanno mostrato «rispetto e riverenza in cattedrale». Loro sì: i veri "bambini" erano piuttosto i celebranti, evidentemente inclini a trattare l'altare come un parco giochi.
Il "pallio cioccolatoso" di mons. Lowe è l'ennesimo sintomo di una liturgia malata di protagonismo: è il vero clericalismo, dove il sacerdote si improvvisa showman e pur di intrattenere tutto è lecito, con l'unica regola non scritta (ma sistematicamente applicata da decenni) di rompere con il passato. Del resto, limitandoci alla sola Italia in pochi mesi abbiamo visto il prete balneare, il prete ciclista, il prete trampoliere...
Correva l'anno 1972 quando Federico Fellini inscenava un defilé di moda ecclesiastica nel film Roma, cui sembrano vagamente ispirarsi certe odierne bizzarrie clericali. Senza minimamente emularne l'arte e il talento visionario, ma superandolo di certo quanto a grottesco.