Il nuovo rettore dell'Università di Heiligenkreuz: un disastro il cammino sinodale tedesco

Qualche raro sacerdote e teologo tedesco di buon senso: "Don Wolfgang Klausnitzer afferma che il percorso sinodale tedesco è stato un disastro.Il nuovo rettore dell'Università di Heiligenkreuz, il sacerdote e teologo Wolfgang Klausnitzer, ha dichiarato che "preferirebbe non dire nulla" sul cammino sinodale tedesco, ma alla fine lo ha definito "un disastro e certamente non una pagina gloriosa nella storia della Chiesa cattolica in Germania"".

Grazie a Michelangelo per la segnalazione e la traduzione.

Luigi

14/04/23, Infocatólica

"Credo che nella selezione opaca dei suoi membri sinodali, nella sua struttura organizzativa, negli interventi antidemocratici sul regolamento interno da parte del Presidium, nelle discussioni, che in ogni caso hanno espresso sentimenti e non ragioni teologiche, e in generale nelle votazioni approvate, in cui trovo difficile scoprire una qualche teologia degna di nota, esso rappresenti un disastro e non sia davvero una pagina di gloria nella storia della Chiesa cattolica in Germania".

Ai comuni fedeli, Klausnitzer ha dato il seguente consiglio:

"Rimanete cattolici, così come, si spera, avete imparato dai vostri genitori, insegnanti ed educatori".

Il rettore di Heiligenkreuz ha fatto riferimento a un "libretto di conforto" del periodo del Kulturkampf in Prussia, in cui si trovava il seguente consiglio:

"Pregare sempre, soprattutto il Padre Nostro e il Credo, ringraziare, leggere le Sacre Scritture, incontrarsi con altri cattolici e parlare della fede, non aver paura di dire in pubblico che si è cattolici, evitare incontri in cui si agita contro la fede e, soprattutto, tenersi in contatto con il Papa, cioè rimanere cattolici".

Nell'intervista, Klausnitzer ha anche commentato il carattere speciale della sua università. Ha detto che l'insegnamento lì "tende ad essere un insegnamento cattolico". Allo stesso tempo, ha sottolineato la necessità di un miglioramento:

"Nella ricerca, tuttavia, abbiamo un deficit. A mio parere, alcuni professori dovrebbero pubblicare di più".